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Barbieri (Sassuolo 2020): “Diamo continuità al progetto ‘La solitudine degli anziani'”

anzianiIl tema della solitudine è sicuramente una condizione essenziale particolarmente sentita dalla nostra società che pare investire in maniera maggiore la fascia anziana della popolazione sassolese.

Nel 2012, anno Europeo dell’invecchiamento attivo i Servizi Sociali, grazie al contributo di Sergio Tosi, cittadino di San Michele che ha sostenuto i costi dell’iniziativa, grazie alla Fondazione Zancan di Padova e alla collaborazione attiva di Assde Sassuolo ( Associazione Sostegno Demenze ),  avevamo fatto una ricerca sulla solitudine degli anziani nella frazione di San Michele per avere una mappatura di un quartiere di Sassuolo.

Attualmente nella nostra città abbiamo 8284 anziani over 65 di cui il 4823 femmine (58%) e 3641 maschi (42%) tra questi numeri ci sono 125 stranieri, 2303 anziani vivono soli.

I risultati dicevano che in quel quartiere vivono 458 anziani ultrasessantacinquenni di cui 63 vivono soli.

Da quella ricerca emergeva che 3 anziani su 10 hanno sperimentato almeno una volta un sentimento di paura quando erano in casa da soli. Sono le donne ad essere più intimorite: il 24% ha spesso paura, il 19% a volte. La situazione familiare non è irrilevante: il 19% degli anziani che vivono da soli dice di provare spesso paura, diversamente da coloro che vivo con altri familiari (il 7%).Le persone che riferiscono di essersi sentite sole sono soprattutto donne e vedove: il 40% contro il 9% degli uomini. Alla domanda “Ritiene che il suo reddito ed eventuale patrimonio che possiede possano essere sufficienti per garantirsi l’assistenza di cui potrebbe avere bisogno in futuro?” il risultato non è rassicurante: soltanto il 38% degli intervistati risponde in modo affermativo, il 29% giudica invece insufficienti le proprie risorse per un’assistenza in futuro.Le tipologie familiari più a rischio sono: anziani che vivono soli o in coppia, senza altri parenti. Il 20% degli anziani che risiede a San Michele vive solo. In generale, comunque, le persone anziane che vivono a San Michele possono contare su una forte presenza di relazioni familiari, con  figli, il coniuge e altri parenti, che vivono nella stessa casa o comunque a una breve distanza. In particolare il 62% degli anziani convive con il coniuge, l’82% può contare sulla presenza dei figli che convivono (il 37% dei casi) o abitano molto vicini. La maggior parte delle persone anziane che vivono a San Michele è coinvolta in almeno un’attività socializzante. Il 93% delle persone , ad esempio, riceve visite da figli e parenti; più dell’80% riceve visite da amici e vicini di casa. Cosa desidererebbero per sentirsi meno soli? La risposta più frequente è : ricevere visite di conoscenti o di parenti. La vecchiaia inevitabilmente fa sentire soli? Più della metà crede di si.

Avevo proposto questa ricerca per identificare i soggetti più colpiti e a rischio di solitudine, individuando i bisogni e sensibilizzando il territorio su questi temi.

La seconda fase del progetto prevedeva quali strumenti per andare incontro alle loro esigenze, dalla ricerca effettuata è evidente che il fattore che protegge maggiormente gli anziani dalla solitudine sembra essere la presenza di reti sociali e famigliari, su cui poter contare per un aiuto concreto ed un sostegno psicologico.

La lista Civica Sassuolo 2020 chiede all’attuale amministrazione di dare continuità a questa ricerca, a questo progetto, perché siamo convinti che le istituzioni possono svolgere un ruolo di regia, di integrazione degli interventi attuati dai diversi soggetti in campo, il volontariato, l’associazionismo, le famiglie, i servizi privati, e non dimentichiamoci mai che ci sono tante persone anziane sole che hanno bisogno di tutti noi.

(Giorgio Barbieri, Lista Civica Sassuolo 2020)

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