venerdì, 29 Marzo 2024
8.5 C
Comune di Sassuolo
HomeSpunta “La verità” tra i brani trafugati dal computer di Vasco Rossi...




Spunta “La verità” tra i brani trafugati dal computer di Vasco Rossi ma tra i fan, convinti di avere tra le mani il provino del rocker, gira la canzone omonima cantata dal reggiano Tiziano Motti

In seguito all’alert pubblicato dal Fan club di Vasco Rossi sulla diffusione dei cinque brani inediti trafugati dal computer del rocker modenese, i fan si dividono tra quelli che a tutti i costi hanno voluto impossessarsi delle canzoni, rischiando la denuncia per ricettazione, e quelli che distrattamente si sono affidati alla rete per curiosare tra le note del “bottino” messo a segno dal presunto hacker che ha colpito Vasco.

Poiché i giornali e i fan che affermano di avere avuto accesso ai provini hanno decantato le virtù di uno di questi brani in particolare, che si chiamerebbe “La Verità”, in rete si è aperta la caccia a questa canzone specifica, al punto da fare circolare un brano del 2014, che inedito non è e che non è neppure di Vasco, ma che da molti viene scambiato per un provino di Rossi: si tratta del singolo “La Verità” che già nel 2014 aveva creato un po’ di confusione, quando l’eurodeputato reggiano Tiziano Motti, dichiaratamente fan di Vasco, aveva pubblicato da Bruxelles un intero album di canzoni rock. Anche La Repubblica aveva apostrofato l’uscita discografica col titolo: “Tiziano Motti, eurodeputato rocker canta come Vasco“: http://video.corriere.it/tiziano-motti-eurodeputato-rocker-canta-come-vasco/d6c73e72-ab89-11e3-a415-108350ae7b5e

A colpire gli addetti ai lavori fu l’intenzione vocale del politico-imprenditore di Reggio Emilia, nato quindi nella città di Ligabue, ma comunque a due passi da Zocca, prestato alla musica (o artista-imprenditore prestato alla politica) che sembrava proprio quella del rocker modenese: diciamo che le canzoni di Motti sembravano provenire dall’archivio di un Vasco degli anni ’80, il che si presta perfettamente, oggi, a confonderle per provini inediti del Vasco originale.

In realtà “La Verità” non è il brano più Vaschiano di Motti: “Siamo tutti assolti” è la canzone che nel 2014 diete il titolo all’intero album (distribuito da Universal Music Italia, che è l’etichetta con cui esce anche Vasco) e che forse assorbe più di ogni altra, assieme a “Bimba“, lo stile di Rossi.

Sono varie, in realtà, le coincidenze che legano, con le dovute proporzioni, i due emiliani:

entrambi sono nati il 7 Febbraio, entrambi hanno iniziato a mettere piede nella musica come DJ radiofonici, nel 2014 uscì l’album premonitore “Siamo tutti assolti” di Motti e dopo meno di un anno arrivò Vasco con “Sono innocente ,ma”… A Vasco manca la politica ma se l’è cavata bene ugualmente!

Oggi “La Verità” viene scambiata online come inedito di Vasco, nella foga del fans e di qualche smanettone di mettere mano ai veri provini trafugati. Il testo tratta della poca chiarezza che contraddistingue il rapporto dialettico tra i politici, i potenti e la gente comune e torna di moda, oggi forse ancor più di ieri, nel momento in cui il livello di gradimento dei politici nei cittadini è forse al suo stadio più basso. Lo sa bene Motti, che vinse la campagna elettorale del 2009 per il parlamento Europeo candidandosi proprio come “cittadino” fino ad allora estraneo alla politica, senza neppure avere un accordo iniziale con un partito che fosse uno e affiggendo ovunque i propri manifesti privi di simbolo di partito. Trovò poi una collocazione in extremis nelle liste dell’UDC, che lo inserirono all’undicesimo posto in lista (non essendo peraltro neppure battezzato). Fu l’unico eletto del partito nel Nord Est!

Ora in onda:
________________












Ultime notizie