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“Ragazze digitali Expo”, questa mattina presentazione dei lavori realizzati

Secondo le ultime stime, nel 2020 ci sarà un tale gap tra domanda e offerta di competenze digitali che si tradurrà, solo in Italia, in 135mila posti di lavoro non coperti per mancanza di professionisti, di persone preparate. E’ uno dei dati resi noti nel corso di “Ragazze digitali Expo”, la presentazione dei lavori realizzati dalle giovani studentesse modenesi e reggiane nel corso dei summer camp informatici organizzati, quest’estate, dalla sezione di Modena e Reggio Emilia dell’associazione EWMD, European Women’s Management Development, e dall’Università di Modena e Reggio Emilia.

La presentazione si è tenuta nella mattinata di oggi. sabato 29 settembre, a Modena, a Palazzo Ducale, nell’ambito del programma del festival modenese Modena Smart Life. Erano presenti le 86 ragazze, insieme ai loro colleghi maschi e professori, che hanno lavorato sulle loro competenze digitali realizzando modelli di auto robotizzate e videogiochi. Sono stati proprio i gruppi di ragazze che hanno lavorato insieme a presentare il risultato del loro impegno: nel giro di un mese sono riuscite a creare progetti che hanno lasciato stupefatti molti dei presenti. Hanno portato un saluto alle giovani Michele Colajanni di Unimore, l’assessora del Comune di Modena Ludovica Carla Ferrari e la presidente della sezione di Modena e Reggio Emilia di EWMD Nadia Caraffi. Letizia Manieri, marketing manager Italy & Israel di Cisco, ha portato l’esperienza pratica di una “ragazza digitale” che ce l’ha fatta, che è riuscita a imporre le proprie competenze e la propria professionalità in un mondo, quello dell’ICT, che è ancora, per sua stessa ammissione, non solo prevalentemente maschile, ma anche un po’ maschilista. Uno dei compiti statutari di EWMD è, infatti, quello di sostenere le donne, di tutte le età, nel lottare contro i pregiudizi di genere che ancora frenano la presenza femminile nel mondo del lavoro, soprattutto ai livelli direttivi. Tra i pregiudizi culturali anche quello, purtroppo molto resistente, che le donne non siano portate per le materie scientifiche, competenze informatiche comprese. Alla presentazione ha partecipato anche la mamma di Hajar Louhabi, una delle ragazze digitali di Sassuolo, morta tragicamente nel 2015 insieme alle due sorelle in un incidente lungo il fiume Secchia. In sua memoria EWMD ha istituito un premio destinato all’istituto scolastico che invia più ragazze ai Campus digitali. L’edizione 2018 del premio è stata vinta dall’istituto modenese Francesco Selmi. La presidente delle sezioni di Modena e Reggio Emilia di EWMD Nadia Caraffi ha consegnato alle rappresentanti dell’istituto Selmi un premio da 500 euro e alla mamma di Hajar una targa ricordo. “Siamo molto soddisfatte del lavoro delle nostre ragazze – ha concluso Nadia Caraffi – in poche settimane sono riuscite a realizzare prodotti innovativi, organizzando il proprio lavoro in team, secondo tempi stabiliti, superando ostacoli e naturali momenti di scoramento. Sono davvero ragazze in gamba!”

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