“Last business” attivata al Policlinico di Modena, Noè (UDC): “Responsabilità per i mancati controlli regionali?”



    L’operazione “Last business” attivata al Policlinico di Modena dai Carabinieri del Nas di Parma e dai colleghi dell’Arma territoriale di 16 province e 8 regioni, coordinati dalla procura di Modena, è al centro di un’interrogazione della consigliera Silvia Noè (Udc), che chiede alla Giunta regionale quali operazioni di verifica e controllo abbia attuato la Regione, attraverso l’Azienda ospedaliera, sull’attività del Policlinico.
    Le forze dell’ordine, infatti, avrebbero eseguito “sequestri preventivi di beni per oltre un milione di euro” e avrebbero “sottoposto ad indagine 63 persone tra professionisti e amministratori”, “fra cui l’ex direttore generale dell’ospedale”, che, “secondo l’accusa, procedevano con appalti pilotati, con la procedura dell’individuazione diretta della ditta senza gara d’appalto”.
    “L’indagine – scrive Noè – avrebbe portato a smascherare un sistema di tangenti per l’acquisto di strumentazioni mediche e l’affidamento di lavori al Policlinico, concentrandosi sulle procedure adottate per l’affidamento di alcuni appalti a partire dal 2007”.
    Noè vuole quindi sapere se esistano responsabilità per i mancati controlli regionali e come la Giunta intenda tutelare i propri interessi, quelli dei cittadini e dell’Azienda ospedaliera di fronte alla situazione venutasi a creare.