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Luca Caselli sul ballottaggio: “Credo nella rimonta”

C-S-Caselli-30-5-14“Proviamo la remuntada. Essere sopravvissuti al primo turno è già un miracolo: siamo sereni e decisi a giocarcela perché il vento sembra cambiato, e al secondo turno si votano le persone”. Crede nella rimonta, Luca Caselli, e a dieci giorni dal ballottaggio illustra le linee guida del suo programma. “Non faremo apparentamenti né alleanze e noto un certo nervosismo in Pistoni, cui replico, restando ad SGP, dicendo che il piano concordatario era stato depositato il 12 maggio, che il concordato è stato chiesto per evitare il default di SGP e quanto al bilancio, stiamo aspettando i provvedimenti di Renzi. Dire che teniamo nascosti le cose sono illazioni gravi”. Cui, aggiunge Caselli, non ci sarà modo di replicare con un faccia a faccia: “Il 4 giugno era previsto un confronto, un altro il 29 maggio: capisco le tattiche, ma mi pare si esageri e si voglia evitare di dare risposte e non ci si voglia confrontare”, aggiunge Caselli, che continua dicendo che “la nostra campagna non sarà campagna di attacco: voglio far capire a Sassuolo quanto sia importante la continuità amministrativa e per la sicurezza e per l’economia della città. Io sarò personalmente impegnato a incontrare tutti, con serata finale il 6 e i punti programmatici sui quali insistere sono le scuole (un milione in più all’anno, per totali 4,5 milioni) e il lancio del brand made in Sassuolo che ha anche valenza politica (io sono made in Sassuolo) ma soprattutto sociale e commerciale che porti Sassuolo al centro del fare ceramica mondiale. Pensiamo, di promuovere una rete virtuale a livello internazionale in cui Sassuolo è capofila. Questo permetterà di gettare ponti verso il futuro per i nostri ragazzi, per i quali la formazione all’estero è passo imprescindibile. Altro faremo in tema di democrazia partecipata, attraverso le consulete per lo sport e di quartiere, e saremo in prima linea in difesa dell’ospedale in barba ai diktat dei partiti, e non credo i nostri avversari possano fare altrettanto”.

La mette sul personale, “perché adesso si scelgono le persone” e punta ai voti “degli astenuti, di chi ha votato altre liste e anche a chi al primo turno, in una logica eminentemente partitica, ha scelto Pistoni, perché io dialogo con tutti, e a maggior ragione con quanti ho rapporti, anche umani, importanti”. Ogni riferimento a Giorgio Barbieri (non) è puramente casuale.

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