E’ doveroso informare i cittadini, dai quali l’associazione P.V.D. ha ottenuto una adesione di oltre 6.000 firme, che poco o niente è stato ottenuto dal “braccio di ferro” con la Ausl di Modena.
Inevitabile è che l’ospedale – e quanto gravita intorno ad esso – sia anche oggetto di confronto politico. Senza assumere una posizione a favore di uno o dell’altro degli attuali contendenti, ci sforziamo di valutare con obbiettività i fatti e le dichiarazioni rese a tutt’oggi sul tema che ci occupa.
Senza cadere nel tranello di un coinvolgimento nel confronto politico, sempre ricordando che i pazienti, anzi tutti noi potenziali malati, non abbiamo etichette politiche e il nostro principale dovere è il rispetto dell’identità personale e della salute collettiva.
Lo spunto è, ripetiamo, ciò che è stato detto e fatto a tutt’oggi e ciò che, soprattutto, sarà fatto (si auspica) domani alla luce delle promesse elettorali:
Partiamo dal consiglio comunale che, alla quasi unanimità, aveva conferito al sindaco il mandato di opporsi al trasferimento della senologia chirurgica e/o in subordine, ad ostacolare l’improvvido ed informale provvedimento, procastinandolo al prossimo Pal 2014/2016, oltreché dare contenuto formale all’incontro con gli otto sindaci del distretto anticipato per lettera dall’Assessore alla sanità Lusenti.
Siamo personalmente testimoni di quanto l’Amministrazione Comunale ha posto in essere a questi fini.
Più ancora è stato sondato il pensiero dei soci di minoranza dell’ospedale di Sassuolo, che hanno riportato una costernata valutazione di impotenza operativa.
Il ricorso al Tar contro il provvedimento, pur esperito, ha fornito una indicazione di efficacia dubbia.
La richiesta di accesso agli atti, avanzata dal Sindaco allo scopo di fornire una valutazione formale del provvedimento, non ha ancora dato riscontro. Analogamente, non ha avuto seguito la promessa di incontro fatta dall’assessore Lusenti a tutti i rappresentanti dei comuni interessati.
Nonostante tutto, gli effetti del provvedimento assunto dall’Ausl maturano ogni giorno.
Di fatto siamo all’inizio del temuto depotenziamento della struttura ospedaliera e della dispersione delle competenze, con tutti gli effetti conseguenti anche sull’economia del territorio, sulle attività commerciali, alberghiere, sulla città, ecc….
A ciò si aggiungono i maggiori oneri (economici e morali) a carico dei pazienti residenti nel distretto obbligati a recarsi al Policlinico.
A questo punto ci chiediamo: cosa potrà essere fatto all’indomani delle elezioni?
Fino ad ora le promesse e gli impegni dei candidati sono stati i seguenti:
da una parte viene affermata la contrarietà al trasferimento, in nome di un’autonomia di giudizio, resa relativamente facile dalla dichiarata indipendenza politica rispetto alla Regione.
Dall’altra un’affermazione dubitativa secondo cui non si è convinti “che il trasferimento a Modena di Senologia sia necessario e utile”.
Ci pare, sommessamente, che quest’ultima dichiarazione non esprima con l’auspicabile chiarezza la posizione assunta.
Gli oltre 6000 cittadini che spontaneamente hanno firmato la petizione rivolta ai vertici Ausl ed alla Regione, e tutti gli elettori che dovranno scegliere a chi affidare la guida della città, meritano da entrambi i candidati una precisa dichiarazione di intenti che, senza trionfalismi e reticenze, sia favorevole o contraria.
Questo fatto contribuirebbe certamente anche a rafforzare il rapporto di fiducia tra i cittadini ed i loro rappresentanti istituzionali.
Associazione per Vincere Domani