Carceri, migliora in Emilia-Romagna la situazione del sovraffollamento



    carcere_3Migliora la situazione del sovraffollamento nelle carceri in Emilia-Romagna e contribuisce in modo significativo al risultato dell’Italia, che il Consiglio d’Europa ieri ha promosso per l’impegno e i risultati ottenuti.
    “La decisione del Consiglio d’Europa – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi – riconosce gli sforzi compiuti dal Governo e incoraggia anche noi a proseguire sulla strada intrapresa, che i dati confermano andare nella giusta direzione”.
    In Emilia-Romagna la percentuale di sovraffollamento cala dal 167,08% del 2011 al 144,84% nel 2012, al 142% nel 2013, fino ad arrivare nei primi mesi del 2014 a 115%. Un risultato ottenuto anche grazie ad una seria progettazione di misure alternative alla detenzione elaborate in collaborazione tra la Regione e l’amministrazione penitenziaria.
    Proprio lo scorso gennaio la Regione ha siglato con il Ministero della Giustizia un protocollo d’intesa che, anche in attuazione del provvedimento di riordino del circuito penitenziario regionale denominato “Umanizzazione della pena”, potenzia le misure volte al reinserimento sociale dei detenuti, soprattutto delle persone con caratteristiche di particolare fragilità.
    Il protocollo, di durata triennale, vede un impegno finanziario dell’Amministrazione centrale per tramite di Cassa Ammende per circa un milione di euro per dare continuità e consolidare il progetto di detenzione alternativa comunitaria “Acero” che nei due anni di sperimentazione ha reinserito 90 persone.
    La Regione garantisce un impegno economico annuale di 500 mila euro sul Fondo sociale europeo (per la formazione professionale dei detenuti) e di 550mila europer le attività di carattere sociale.