Adiconsum su spiagge e diritti dei bagnanti: accesso a battigia è libero



    Spiaggia_ombrelloniCon l’arrivo del caldo la stagione balneare entra nel vivo, ma anche una giornata al mare può rivelarsi un’occasione di mancato rispetto dei propri diritti di consumatore-bagnante. «Questo accade in molte realtà perché in primo luogo non è stato rispettato il corretto intercalare tra spiagge libere e spiagge date in concessione agli stabilimenti balneari – afferma Adele Chiara Cangini, responsabile provinciale Adiconsum, l’associazione consumatori della Cisl – Inoltre troppo spesso gli operatori balneari dimenticano che la battigia è un bene pubblico e che è, quindi, esclusa dalla concessione. Il balneare che ne nega l’accesso o lo consente solo dietro pagamento commette quindi un illecito». L’associazione consumatori della Cisl ha stilato un breve vademecum per ricordare ai consumatori-bagnanti i propri diritti. La premessa è che l’accesso alle spiagge è libero e anche gli stabilimenti devono consentire il transito alla battigia. L’impedimento o la richiesta di un pagamento rappresenta una violazione della legge e va denunciata alle autorità. La battigia, cioè la striscia di sabbia di cinque metri dove arriva l’onda, è a disposizione di tutti: è, infatti, un’area esclusa dalla concessione demaniale. Sulla battigia possono transitare tutti, ma non vi possono essere collocati oggetti ingombranti come ombrelloni o sdraio. Le spiagge libere devono essere posizionate tra uno stabilimento e l’altro. Il non rispetto del corretto intercalare tra spiagge libere e stabilimenti balneari va segnalato ai sindaci e alle Regioni. La pulizia delle spiagge libere è a carico del Comune. «In caso di violazione dei diritti dei bagnanti – conclude la responsabile provinciale di Adiconsum – consigliamo di rivolgersi alla polizia municipale, ai Carabinieri, alla Capitaneria di porto o alle nostre sedi (www.adiconsum.it)».