Baby bullo colpito con il calcio di una scacciacani dal padre del 20enne che aveva appena picchiato



     

    pistola_tappo_rossoHa chiesto aiuto al papà nonostante i suoi 20anni dopo averle prese da un minorenne ma la reazione del papà è stata a dir poco eccessiva se è vero, come ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia intervenuti sul posto, che l’uomo è sceso in strada armato di una pistola scacciacani usandola contro il minore colpito con il calcio dell’arma e finito in ospedale dove ha raggiunto l’amico 20enne che aveva pestato poco prima. Con l’accusa di minaccia aggravata e lesioni personali i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia hanno denunciato alla Procura reggiana un 40enne di origini meridionali residente in città, sequestrandogli la pistola scacciacani risultata essere una calibro 8 marca Bruni. I fatti, verificatisi alla periferia di Reggio Emilia, risalgono a questa notte quando un 20enne reggiano che non voleva ricevere un “gavettone” dall’amico minore, ha litigato con quest’ultimo finendo in ospedale a seguito di un pugno che il baby bullo gli rifilava in faccia (per il maggiorenne 10 giorni di prognosi per un vistoso trauma al volto con ferita in sede zigomatica). Con il volto tumefatto è andato a chiamare papà. Quest’ultimo sceso in strada con una pistola scacciacani avrebbe colpito il minore alla testa con il calcio dell’arma (per il ragazzino 3 giorni di prognosi). Quindi l’intervento di una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Radiomobile che ricostruivano l’accaduto sequestrando l’arma al 40enne che alla luce delle risultanze veniva denunciato con l’accusa di minaccia e lesioni personali aggravate. La condotta del minorenne sarà segalata alla Procura per i minorenni i Bologna.

    (immagine d’archivio)