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Reggio Emilia: scoperta frode fiscale per oltre 13 milioni di euro. Denunciate 43 persone (12 arresti)

guardia_finanza_10I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza reggiana ed i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, al termine di una complessa attività di polizia giudiziaria diretta e coordinata dalla dott.ssa Salvi, hanno denunciato 41 soggetti di cui 8 per associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, riciclaggio, truffa ai danni dello stato e i restanti 33 per reati di natura fiscale e riciclaggio.
L’indagine avviata nel 2011 dall’arma dei Carabinieri, ha visto il necessario coinvolgimento della Guardia di Finanza avendo l’attività investigativa evidenziato come gli associati attraverso 12 società “cartiera”, appositamente costituite ovvero acquisite ed intestate a prestanomi ed aventi sede legale in provincia di Roma, Napoli, Reggio Emilia e Viterbo, mediante il consolidato sistema delle false fatturazioni, hanno consentito ad imprese ubicate in numerose altre province di evadere le imposte sui redditi ed imposta sul valore aggiunto per oltre 13 milioni di euro.
Gli associati hanno inoltre perpetrato una truffa ai danni dello Stato per oltre 232 mila euro mediante l’utilizzo di false dichiarazioni di intento, che consentono ad imprese che operano con l’estero (cd. Esportatori abituali) di acquistare beni o servizi in esenzione dell’imposta sul valore aggiunto.
Uno degli associati si è reso poi responsabile di una tentata truffa ai danni dello Stato in relazione all’ottenimento di un finanziamento pubblico rilasciato dal ministero dello sviluppo economico trasmettendo a tale dicastero, per giustificare i costi sostenuti, false fatture rilasciate da una delle imprese cartiere dell’associazione.
Il riciclaggio del denaro derivante da delitti è stato attuato dall’associazione mediante la compiacenza delle imprese destinatarie delle false fatture che, una volta ottenuto il falso documento, provvedevano a restituire la somma pari all’imposta sul valore aggiunto indicata in fattura agli associati.
Fra gli indagati 12 sono stati colpiti da provvedimenti restrittivi della libertà personale.

 

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