Questo pomeriggio in Cappella Farnese, il sindaco Virginio Merola e il comandante della Polizia municipale Carlo Di Palma hanno presentato alla città i nuovi assistenti civici. Con questa nuova figura l’Amministrazione intende rispondere al bisogno di una presenza attiva sul territorio, aggiuntiva e non sostitutiva della polizia locale, con il compito di promuovere l’educazione alla convivenza e il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l’integrazione e l’inclusione sociale. Questo progetto rientra nelle linee di mandato dell’Amministrazione comunale che accolgono la domanda di partecipazione, proveniente da associazioni e cittadini che vogliono rendersi parti attive negli interessi della città in tema di decoro pubblico e vivibilità urbana.
Il progetto Assistenti civici
Il progetto assistenti civici rientra nelle linee di mandato dell’Amministrazione comunale che accolgono la domanda di partecipazione, proveniente da associazioni e cittadini che vogliono rendersi parti attive negli interessi della città in tema di decoro pubblico e vivibilità urbana.
Le istanze di partecipazione attiva hanno trovato una pronta risposta istituzionale su due versanti che si è preferito mantenere, rispetto al passato, distinti: quello del sostegno ad esperienze di cittadinanza attiva nella cura e manutenzione del territorio, animazione di spazi e promozione della coesione sociale ha trovato una cornice innovativa nel Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani.
Il progetto Assistenti Civici intende, invece, rispondere al bisogno di una presenza attiva sul territorio di figure volontarie, aggiuntiva e non sostitutiva di quella ordinariamente garantita dalla polizia locale, per promuovere l’educazione alla convivenza e il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l’integrazione e l’inclusione sociale.
Il progetto assistenti civici si propone di riorganizzare la presenza di figure a presidio del territorio, in particolare vicino alle scuole, chiamate appunto assistenti civici, ponendole alle dirette dipendenze ed in appoggio alla Polizia Municipale (così come previsto dalla legge regionale 24/2003 e dalla relativa direttiva di giunta regionale 279/2005), sia come costante riferimento per la cittadinanza, sia come deterrente verso la mancanza di senso civico, attraverso la prevenzione di comportamenti che recano disagio alla convivenza civile e riducono la serenità della comunità, raccogliendo l’eredità delle esperienze virtuose fin qui condotte e precisando regole di ingaggio e organizzazione.
Diversamente dalle esperienze passate, viene posto oggi l’accento sulla dipendenza diretta del singolo volontario, per la programmazione delle attività previste, anche in relazione alle esigenze dei territori, e per la valutazione delle attività svolte, dal Comandante del la Polizia municipale o da un suo delegato.
La struttura organizzativa ipotizzata è costituita da sei gruppi di volontari a disposizione dei singoli responsabili dei nuclei territoriali, così come delineati nel progetto di riorganizzazione del Corpo e da una quota di riserva diretta dall’Ufficio gestione servizi a supporto nelle manifestazioni, al fine di una maggiore presenza e visibilità del Comune nello spazio pubblico urbano.
Il servizio verrà erogato sul territorio in base alle necessità periodicamente stabilite e concordate dai responsabili dei nuclei territoriali e dai Presidenti dei Quartieri.
Finalità del progetto
• Contribuire al miglioramento della qualità della città mediante la realizzazione di un sistema allargato di sicurezza, di polizia di comunità, con l’introduzione di una riconoscibile presenza di figure di volontari a presidio del territorio, in aggiunta alla Polizia Municipale.
• Per i cittadini gli Assistenti Civici rappresenteranno accreditati punti di riferimento quotidiano itineranti, per casi di emergenza, necessità, imprevisti o particolari esigenze.
• Assicurare, con il concorso di volontari di associazioni iscritte all’albo delle Libere Forme Associative, una maggiore e partecipata forma di presidio del territorio.
• La presenza degli assistenti civici sarà un costante riferimento per la cittadinanza, un deterrente verso la mancanza di senso civico, e un intervento di prevenzione dei comportamenti che recano disagio alla convivenza civile e riducono la serenità della comunità.
Le tappe del progetto
2012
• L’amministrazione ha contattato le principali associazioni che nel tempo hanno collaborato con il Comune di Bologna in occasione di esperienze simili e redatto un regolamento degli assistenti civici da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale.
2013
• Nel settembre viene approvato in Consiglio comunale il Regolamento degli Assistenti Civici.
• Nell’ottobre la Giunta procede ad approvare la delibera di avvio della fase operativa del progetto Assistenti civici” con la quale si stabilisce: il contenuto della formazione, lo schema tipo di convenzione, la dotazione ed equipaggiamento, lo schema di fabbisogno in ore di attività degli assistenti civici stimato suddiviso per quartiere.
• A novembre il settore Polizia municipale pubblica l’avviso pubblico e della manifestazione di interesse delle associazioni interessate al progetto con chiusura, dopo una proroga, l’11 dicembre.
2014
• Febbraio-aprile 2014 avvio alla formazione di 150 volontari in sei edizioni del corso di formazione tenuto dalla scuola interregionale di Polizia locale con superamento del corso e del relativo esame da parte di 111 volontari.
• Entro il 12 giugno ricezione della documentazione richiesta per ogni singolo volontario, verifica del casellario giudiziario e di carichi pendenti, attagliamento e consegna equipaggiamento, redazione decreti di nomina e relativi tesserini di riconoscimento.
• Il 13 giugno presentazione ufficiale alla città dei volontari
Prossime tappe:
• Il 16 giugno entreranno in servizio sperimentale i primi assistenti civici in pattugliamento in alcune giornate nei portici di Strada Maggiore.
• A luglio è prevista la stipula delle convenzioni biennali con le associazioni
• Ad agosto sarà predisposto il piano di controllo di alcuni complessi scolastici cittadini
• Tra il dicembre 2014 e gennaio 2015 sarà redatta la prima relazione semestrale sull’andamento del progetto.