Ieri l’assemblea annuale di Coldiretti Modena



    Vincenzi-ColdirettiSi è tenuta ieri l’assemblea annuale di Coldiretti Modena costituita dai 60 presidenti delle articolazioni territoriali e dai tre rappresentanti dei movimenti Giovani Impresa, Donne Impresa e Associazione Pensionati. L’incontro, convocato per l’approvazione del bilancio 2013, è stata anche l’occasione per ripercorrere un anno di attività che ha visto l’Organizzazione affrontare numerose e impegnative sfide a livello nazionale e locale.
    “Sono stati dodici mesi intensi, quelli trascorsi – ha affermato il Presidente Francesco Vincenzi – caratterizzati da eventi importanti, da un’intensa attività sindacale e, nella nostra provincia, anche dalle emergenze imposte da eventi metereologici disastrosi come l’alluvione e la tromba d’aria”.

    “Abbiamo continuato senza sosta la nostra battaglia in difesa del Made in Italy – ha detto Vincenzi nel suo intervento – che proprio nelle ultime settimane ha raggiunto un importante traguardo: l’innalzamento della percentuale di succo di frutta nelle bibite dal 12 al 20 per cento. Abbiamo lavorato per rafforzare la nostra presenza nell’economico attraverso i consorzi e le cooperative. Sono stati organizzati numerosi incontri sul territorio che ci hanno portato ad incontrare più di mille soci per raccogliere le loro istanze in un’ottica di continuo dialogo e ascolto e abbiamo partecipato in trecento alla grande convention Coldiretti di Firenze accompagnati dai rappresentanti delle maggiori istituzioni modenesi”.

    “Tutto questo – ha concluso il Presidente di Coldiretti Modena – sempre e solo con l’obiettivo di sostenere le imprese, nostro unico interesse. Ci siamo impegnati in prima linea per scardinare quella logica del compromesso, che porta all’immobilismo, mettendoci la faccia spesso andando contro gli equilibri consolidati e le soluzioni di comodo. Perché è solo con la trasparenza e la chiarezza che possiamo demolire il sistema contorto che continua a sottrarre reddito alle nostre aziende per portarlo nelle tasche degli altri attori del sistema economico”.

    Ha preso successivamente la parola il Direttore di Coldiretti Modena, Antonio Maria Ciri, per un panoramica sulla riforma della Politica Agricola Comunitaria che influenzerà fortemente le decisioni degli imprenditori per i prossimi sette anni. “L’intesa raggiunta sull’attuazione in Italia della Politica agricola comune 2014-2020, che vale 52 miliardi di euro, assicura un sostegno ai settori portanti della nostra agricoltura – ha detto Ciri – e, con esso, garantisce quelle produzioni su cui si fonda lo straordinario successo del made in Italy all’estero, creando occupazione e sviluppo sul territorio. Accogliendo le richieste di Coldiretti, – ha continuato il Direttore della Coldiretti modenese – si è finalmente avuto il coraggio di colpire le rendite di una casta di intoccabili che rappresenta lo 0,2% della platea dei beneficiari ma che in questi anni ha assorbito il 15% del sostegno all’agricoltura.”