Modena. Bilancio PD, Reggiani: “Nonostante le difficoltà, i conti sono in ordine”



    Walter-ReggianiIl tesoriere provinciale del Pd Valter Reggiani, nella serata di lunedì 23 giugno, ha presentato alla Direzione provinciale del Pd i dati del consuntivo di bilancio relativi al 2013 e quelli del bilancio di previsione per il 2014. “Il 2013 si è chiuso con un risultato molto positivo che ci ha consentito di ridurre ulteriormente il debito pregresso legato al primo anno e mezzo di vita del Pd – ha spiegato Reggiani – Per il 2014, viste anche le incertezze legate al nuovo sistema del 2 per 1000, ci si è posti l’obiettivo minimo del pareggio di bilancio”.

    Dopo il pareggio di bilancio del 2012 imposto dalle conseguenze economiche impreviste legate al sisma, il 2013 del Partito democratico modenese si è chiuso, nonostante alcune criticità nelle entrate e nelle uscite, con un buon utile di gestione e, quindi, con un ulteriore calo del debito pregresso, acceso nel primo anno di vita del Partito democratico. E’ quanto illustrato ai componenti della Direzione provinciale del Pd, nel corso della seduta di lunedì 23 giugno, dal tesoriere provinciale del Pd Valter Reggiani. L’utile di gestione è stato pari a 326.222 euro, superiore alle previsioni. “Questo risultato – ha spiegato Reggiani – è stato ottenuto, come sempre, grazie a tutto il Pd: ai nostri iscritti e ai nostri simpatizzanti, soprattutto ai nostri volontari che hanno voluto e saputo dare il meglio in tutte le occasioni che si sono presentate affinché il Partito potesse disporre delle risorse necessarie per garantire presenza e iniziativa politica su tutto il territorio”. Sul versante delle uscite, il tesoriere ha sottolineato le difficoltà che alcuni Circoli Pd continuano ad avere nel pagare gli affitti e il disavanzo della gestione dei magazzini che ospitano i materiali per le Feste. Tra le voci che hanno contribuito al buon risultato 2013 l’utile della Festa di Ponte Alto che ha raggiunto la cifra record di 671.274 euro, il contributo straordinario versato al Coordinamento provinciale dai Circoli Pd di Nonantola e Savignano, le primarie e i contributi degli eletti. Quanto al tesseramento, Valter Reggiani ha spiegato che “le entrate derivanti dal tesseramento e dalle erogazioni liberali sono inferiori a quelle del 2012, compensate, però, dai proventi del cofinanziamento”. A partire dal 2014, però, questa forma di finanziamento dei partiti è stata eliminata, mentre sono ancora in via di definizione le ricadute del nuovo sistema che introduce il 2 per 1000 a favore dei partiti. E’ anche questa incertezza che ha indotto il Pd modenese a prevedere per il 2014 come obiettivo minimo il pareggio di bilancio. “Il 2014 si presenta con importanti novità sul piano politico destinate a condizionare anche il piano economico e finanziario del Partito – ha ribadito Reggiani – Mi riferisco ai rinnovi dei Consigli comunali, all’abolizione dell’elezione diretta del Consiglio provinciale e in particolare, all’approvazione della legge che sostituisce il finanziamento pubblico con un sistema di finanziamento basato sulle detrazioni fiscali delle donazioni private e sulla destinazione volontaria del 2×1000 dell’imposta sul reddito delle persone. A livello locale il Partito potrà contare, come al solito, fondamentalmente sulle proprie entrate che sono principalmente costituite dal tesseramento, dalla Festa provinciale e dai contributi degli eletti”. La strada da percorrere, quindi, è la stessa già intrapresa dal 2010: quella della sobrietà e della trasparenza. “Anche il 2014, dunque, si presenta come un anno difficile, la crisi continuerà a colpire soprattutto le fasce popolari e il Pd, che è un grande partito popolare, vive inevitabilmente le stesse condizioni della comunità in cui si trova ed agisce – ha concluso Reggiani – Per questa ragione, dobbiamo continuare nella nostra azione tesa a recuperare tutte le risorse disponibili sul territorio con un rinnovato impegno da parte dei Circoli Pd nonché le risorse dovute a titolo di contributi degli eletti, secondo le regole vigenti nel Partito ed infine a spendere meglio che si può, per riuscire, in questo modo, anche a spendere meno”.