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Con il voto in Senato è stato convertito in legge il dl 74 per danni sisma e alluvione

alluvione-lavori-argine2Con il voto dell’Aula del Senato, avvenuto nella tarda mattinata di oggi, è stato convertito in legge il dl 74 che introduce norme per le aree colpite successivamente dal sisma 2012, dall’alluvione del 19 gennaio e dalle due trombe d’aria del 2013 e 2014. L’approvazione è avvenuta con voto unanime di tutte le forze politiche presenti in Senato. “Si tratta di un provvedimento importante per le nostre aree che riconosce l’assoluta unicità e straordinarietà delle calamità che si sono abbattute in questo territorio nel giro di due anni – spiega il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, relatore del provvedimento – L’approvazione, tra l’altro, avviene in tempi utili, cioè entro il 30 giugno, per consentire a coloro che hanno contratto finanziamenti agevolati per provvedere al pagamento dei tributi di chiedere, se lo vogliono, la sospensione per un anno del pagamento della prima rata. E’ un riconoscimento alle famiglie, alle imprese, ai commercianti e ai professionisti colpiti dal terremoto che, l’ho volutamente ricordato all’Aula, non hanno mai smesso di pagare i tributi nei confronti dello Stato”. Con questo provvedimento vengono stanziati, inoltre, 210 milioni per gli anni 2014 e 2015 per il ristoro dei danni subiti dai privati in seguito all’alluvione e alle due trombe d’aria, la realizzazione di interventi per la messa in sicurezza idraulica dei territori legati al Secchia, e per la ripresa delle attività economiche e le normali condizioni di vita e di lavoro nelle aree colpite, compresi i contributi per l’autonoma sistemazione dei nuclei familiari la cui abitazione principale è stata dichiarata inagibile, nonché i contributi per il ripristino di opere pubbliche più importanti.

“Ci sono poi i benefici per le imprese agricole – continua il senatore Vaccari – non solo il riconoscimento dei danni materiali, ma anche di quelli definitivi alla produzione totale visto che intere colture sono state completamente devastate”. Prevista, infine, anche l’esclusione dal reddito imponibile dei contributi, degli indennizzi e dei risarcimenti. “Vengono date, invece, risposte parziali a questioni ancora aperte – conclude Stefano Vaccari – penso alla necessità di far ripartire i centri storici con misure specifiche e puntuali rivolte alle microimprese, commerciali e non, attraverso l’istituzione di zone franche urbane localizzate nelle ex zone rosse. E penso anche alle dotazioni di personale e normative per gli Enti locali impegnati nella zona del cratere per consentire loro di proseguire anche per più tempo il lavoro avviato senza essere parificati alle disposizioni relative ai Comuni che queste disgrazie non le hanno subite. Su questi temi, però, il Governo ha accolto i nostri ordini del giorno presentati in Commissione”.

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