Con Europantheon Estate il “Ratto” ritorna alla Delfini di Modena



    ratto-europa2Un viaggio di parole dalle metropoli inglesi descritte da Dickens ai conflitti della Repubblica di Weimar, dagli scacchi di Boris Spasskij alle Alpi di Alexander Langer: il risultato è un fantasioso affresco sull’identità culturale europea. Sabato 28 giugno alle 21.30 ritorna nel chiostro della Biblioteca Delfini, a Palazzo Santa Margherita in Corso Canalgrande 103, il “Ratto d’Europa”. Il grande progetto scenico e culturale di teatro partecipato, ideato e diretto da Claudio Longhi e prodotto da Ert Emilia Romagna Teatro e Teatro di Roma, fa un’ulteriore tappa a Modena, con un appuntamento a ingresso libero e gratuito, ancora una volta all’insegna della partecipazione e del coinvolgimento. Gli attori della compagnia (Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Olimpia Greco, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia, Simone Tangolo) saliranno infatti sul palco insieme ai cittadini modenesi che nei mesi scorsi hanno partecipato ai LaboRat, laboratori di scrittura drammaturgica nati a corredo del ciclo di letture e musiche “Europantheon” che si è svolto alla biblioteca Delfini.
    In caso di maltempo il recital avrà luogo nella Sala grande della Galleria Civica.
    Molto più che un semplice spettacolo, il “Ratto d’Europa” si è caratterizzato per il carattere fortemente partecipativo: sono oltre 60 le istituzioni ed associazioni culturali modenesi che hanno contribuito alla rappresentazione con una propria idea di Europa. Con lo stesso metodo, e dopo oltre un anno di incontri e laboratori, la primavera scorsa “Il Ratto” è andato in scena a Roma.
    Il “Ratto d’Europa” ha ottenuto uno dei premi speciali Ubu 2013 perché, recita la motivazione che accompagna il premio, ha saputo “reinventare la funzione sociale del teatro penetrando a fondo nella città con un progetto che, attraverso il coinvolgimento di scuole, associazioni e altre realtà del territorio, porta alla creazione condivisa di momenti spettacolari. Il risultato, frutto di un processo di conoscenza, rappresenta un’estensione dell’esperienza scenica come azione del teatro e dei cittadini intorno al tema europeo”.