Il Movimento 5 Stelle di Modena e Reggio Emilia aderisce alla mobilitazione nazionale per la liberazione dei quindici macachi “ostaggi” dello stabulario dell’Università



    Sabato 28 giugno alle ore 15 partirà da Largo S. Agostino a Modena il corteo nazionale per la liberazione dei macachi, utilizzati come cavie dai ricercatori dell’Università di Modena. Il Movimento 5 stelle ha dichiarato la propria adesione alla manifestazione e grazie all’iniziativa del parlamentare Paolo Bernini – che lo scorso 17 giugno ha avuto accesso allo stabulario assieme a un attivista di Animal Amnetsy – ha potuto verificare che gli esperimenti non sono finalizzati alla cura di malattie ma sono a puro scopo conoscitivo e, a detta degli stessi ricercatori, non prevedono una fine. Per molti la strada della vivisezione e della sperimentazione scientifica sugli animali sembra ancora l’unica per testare nuovi farmaci o verificare intuizioni che potrebbero diventare scoperte rivoluzionarie. Secondo il sesto rapporto della Commissione Europea, nel solo 2008, i test “in vivo” hanno coinvolto 21.000 cani, 330.000 conigli e 9.000 scimmie, ma oggi la scienza è sempre più divisa sulla necessità di effettuare questo tipo di test. Le alternative esistono: il 5 marzo scorso la senatrice Paola Taverna e altri esponenti del Movimento 5 Stelle hanno chiamato a Roma due dei massimi protagonisti della svolta “sostitutiva” – Thomas Hartung e Costanza Rovida – per parlare in un incontro pubblico di Nuove strategie di ricerca (senza animali) per la salute dell’uomo e del pianeta. Le nuove metodologie in via di sviluppo presuppongono un radicale cambio di paradigma nella ricerca scientifica, è una sfida colossale: le novità si chiamano modelli virtuali e organi su chip, (Q)SAR, robotica, studi su cellule staminali umane, tecnologie di scansione molecolare, genomica, proteomica, metabolomica, tossicogenomica. Ricordiamo che il D.L. 4 marzo 2014, n. 26 “Attuazione della direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici” sancisce il divieto di allevare primati per la sperimentazione animale. L’Università viene pertanto a trovarsi in una situazione difficilmente gestibile, non potendo né allevare né acquisire primati: l’unica soluzione percorribile è la chiusura della linea di ricerca sui Macachi e il recupero degli animali presso un centro faunistico, con la collaborazione (auspicata) del Comune e delle associazioni che hanno dato la loro disponibilità. Già nel 2012 è stato possibile liberare dallo stabulario un cucciolo e collocarlo a dimora presso il centro faunistico di Monte Adone a Sasso Marconi. Il Movimento 5 Stelle di Modena parteciperà alla manifestazione di sabato senza bandiere, perchè la difesa dei diritti non può e non deve essere soggetta ad alcuna strumentalizzazione. Ci auguriamo che anche le altre forze politiche presenti vogliano condividere la nostra scelta, all’insegna della civiltà. (Movimento 5 stelle di Reggio Emilia)