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Oltre 500 gli studenti coinvolti nel percorso di educazione sanitaria organizzato da Federfarma

Paolo-Muzzioli“Cosa è un farmaco? Come si utilizza? Quali sono i rischi legati all’abuso dei medicinali?” Sono queste alcune delle domande rivolte ai farmacisti di Federfarma dai ragazzi di sette scuole medie di Modena, Sassuolo e Finale Emilia che hanno partecipato al progetto ‘Il farmacista e il mondo del farmaco’. Con la conclusione dell’anno scolastico è tempo di fare un bilancio della decima edizione dell’iniziativa, promossa da Federfarma, l’Associazione dei Titolari di Farmacia, per introdurre i ragazzi a una conoscenza più consapevole dei medicinali e del loro utilizzo. Tra il 2013 e il 2014, in particolare,  le classi interessate dal progetto sono state 24 e oltre 500 gli alunni che, affiancati dai loro insegnanti di scienze, hanno seguito le lezioni. Un risultato più che positivo, che conferma il trend in crescita degli ultimi anni e che fa registrare un incremento del 12% del numero di partecipanti.

Tanti gli argomenti trattati nelle ore passate tra i banchi di scuola dai sette professionisti che hanno seguito il progetto durante l’anno. Nel ruolo di “insegnanti per un giorno”, i farmacisti – in stretta collaborazione con gli insegnanti – hanno messo a disposizione la propria esperienza per spiegare agli studenti come funziona una farmacia e cosa sono i farmaci ma si è parlato anche di igiene, alimentazione, droghe, doping e sport. Duplice scopo dell’iniziativa, infatti, è favorire la diffusione di una maggior consapevolezza nell’assunzione dei farmaci ma anche permettere ai giovani studenti di fare ai farmacisti tutte quelle domande che sentono più vicine alla loro vita quotidiana.

“Un’esperienza davvero gratificante che ci ha permesso di far conoscere e spero apprezzare il ruolo del farmacista – racconta il dottor Paolo Muzzioli, titolare della Farmacia ‘Autodromo’ di Modena che ha seguito quattro incontri alle scuole medie ‘Carducci’ –. Essere in classe con tanti giovani è stata l’occasione perfetta per metterli in guardia da messaggi di tipo consumistico che sempre più spesso contaminano anche il mondo dei farmaci, aumentando il rischio di un loro utilizzo improprio. Ho constatato, ad esempio, che i ragazzi si sono molto sorpresi nell’apprendere che possono rivolgersi alle farmacia non solo per acquistare medicinali ma anche per chiedere un semplice consiglio. Aspetto particolarmente importante, questo, che fa delle farmacie presenti sul territorio un punto di riferimento sicuro per tutti”.

“Ormai da dieci anni, con grande convinzione, sosteniamo l’iniziativa perché ci permette anche nei confronti dei più giovani, di svolgere, per di più in contesti per noi convenzionali, la funzione, tanto delicata quanto importante, di educatori sanitari. In qualche modo il progetto anticipava scelte che oggi sono ancora più marcate e che puntano sulla valorizzazione del ruolo di professionista qualificato che diventa educatore sanitario, offre consulenza e non si limita alla pur importante distribuzione di farmaci. Concludo ringraziando pubblicamente i colleghi farmacisti che hanno vestito i panni di docenti e le scuole che hanno accolto positivamente la nostra proposta fornendoci un importante aiuto per la riuscita degli incontri” ha concluso Silvana Casale presidente Federfarma Modena.

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