Quadri per una esposizione. Oggi, alle 18, la cerimonia di consegna di due dipinti al Tribunale di Bologna



    I due dipinti ottocenteschi Dante che parte per l’esilio, di Andrea Besteghi, e Cristoforo Colombo, di Luigi Busi, ritornano nella loro collocazione naturale, nel Salone del Risorgimento di Palazzo Legnani-Pizzardi, oggi sede del Tribunale di Bologna.

    La cerimonia di consegna delle opere, di proprietà dell’Azienda Usl di Bologna, avrà luogo  oggi, lunedì 30 giugno, alle 18, presso il Tribunale di Bologna, Palazzo Legnani-Pizzardi, in Via Farini 1, nel  Salone del Risorgimento, oggi Aula Primo Zecchi.
    Interverranno Francesco Scutellari, Presidente del Tribunale di Bologna, Francesco Ripa di Meana, Direttore generale dell’Azienda USL di Bologna, Emanuela Fiori, storico dell’arte, della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna, Alberto Albiani, Presidente della Sezione del Riesame del Tribunale di Bologna.

    Con la consegna, in comodato d’uso, dei due dipinti si ricompone, in larga parte, la quadreria originale del Salone del Risorgimento voluta dal Marchese Luigi Pizzardi tra il 1861 e il 1871 per celebrare l’unità d’Italia con una galleria di dipinti nella quale fossero presenti accanto ai ritratti delle glorie italiane del passato anche i protagonisti della contemporaneità, e raccontare attraverso di essi la storia civile, militare, letteraria e giuridica dell’Italia.

    Dante che parte per l’esilio, opera matura di Andrea Besteghi (1817-1869), in bilico tra naturalismo e teatralità, non si distacca dallo stile consueto dell’artista, accademico e moderatamente filotoscano. Verso posizioni più avanzate il Cristoforo Colombo di Luigi Busi (1838-1884), pittore di grande modernità anche nella scelta della tecnica pittorica. L’immagine del navigatore, definita con colori corposi e vivaci stesi a macchia, svetta solitaria, con una essenzialità quasi metafisica.

    Dopo la vendita del Palazzo Legnani-Pizzardi alla Società Anonima Italiana per le Strade Ferrate Meridionali, le tele rimasero nel Salone del Risorgimento fino al 1887, quando furono riunite al restante patrimonio della famiglia. La quadreria fu lasciata al Comune di Bologna dal Marchese Carlo Alberto Pizzardi, figlio di Luigi, in due riprese: una prima parte con atto di donazione nel 1920, e il resto con il testamento nel 1922. I dipinti di Besteghi e Busi rientrarono in questa seconda disposizione, ma non essendo stati ritirati dal Comune entro i termini stabiliti, nel 1925 passarono in proprietà all’Amministrazione degli Spedali.

    E’ in corso, ormai da alcuni anni, il recupero e la catalogazione del patrimonio storico-artistico-monumentale del Servizio Sanitario della Regione. L’arte può rappresentare, infatti, una occasione per il racconto della nostra storia comune. E ciò vale, a maggior ragione, per il patrimonio artistico del Servizio sanitario regionale. La storia, e le storie, umane e professionali, la scienza e la cultura si intrecciano continuamente con la storia di una comunità. Anche per questa ragione è necessario far rivivere il patrimonio artistico affidato al Ssr con continui interventi di valorizzazione, che abbiano cura particolare per la loro conoscenza e fruibilità per tutti.

    Parte del patrimonio artistico della Azienda USL di Bologna è stato ricomposto nel Santuario di Santa Maria della Vita e nel Museo della Sanità e Assistenza, che ha sede all’interno di quel complesso monumentale. Una parte, invece, arreda ancora Palazzo Ratta-Pizzardi, donato agli ospedali della città dal Marchese Carlo Alberto Pizzardi e sede, attualmente, della direzione generale della Azienda USL di Bologna.