Carpi, il Comune e i Sinti dell’area fiere



    L’amministrazione comunale di Carpi lunedì 7 luglio ha interrotto l’erogazione di energia elettrica alle famiglie di Sinti che si trovano in via provvisoria da alcune settimane nell’area fiere. La decisione è venuta a seguito del fatto che le 9 famiglie qui residenti (circa 40 persone) dopo essere state spostate dal Campo comunale di via Nuova Ponente (ora liberato da rifiuti e nella disponibilità dell’ente locale) non hanno ottemperato al pagamento delle bollette Enel relative alle loro utenze.

    L’assessore a Sanità e Sociale Daniela Depietri ha incontrato i capifamiglia il 25 giugno scorso (insieme ai rappresentanti dell’associazione La giravolta che coadiuva il Comune nel rapporto con i Sinti carpigiani). In questa occasione era stato loro dato ancora qualche giorno per mettersi in regola; non essendo questo avvenuto si è arrivati così lunedì al distacco della corrente elettrica. I Sinti che si sono trasferiti da via Nuova Ponente al Centro di accoglienza di Cortile (35 persone di un unico nucleo familiare) sono invece in regola con i pagamenti delle utenze, a dimostrazione del successo di questa scelta.

    “L’amministrazione comunale – spiega l’assessore Depietri – ribadisce che sono tre le borse lavoro concesse a residenti Sinti nell’area fiere, da 450 euro ciascuna, somme a disposizione di altrettante famiglie (e corrisposte a persone che lavorano presso le cooperative sociali e ricevono questa cifra per il loro lavoro): l’ente locale tiene poi a precisare che solo attraverso l’autonomia e la responsabilizzazione dei Sinti può proseguire un rapporto fattivo con l’amministrazione di Carpi. Per questo è stato chiesto che ogni famiglia avesse il suo allacciamento elettrico e il suo contatore: nell’area fiere ci sono infatti 9 famiglie, 9 allacciamenti e 9 contatori. Di fronte al mancato rispetto degli impegni si è arrivati all’interruzione della fornitura”.