“La soluzione per i docenti di “Quota 96”, dopo tante polemiche e rinvii, potrebbe essere finalmente vicina”: a dare l’annuncio, anche se usa ancora il condizionale, è la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni che già anche nella passata legislatura si era lungamente spesa affinché, nella riforma pensionistica Fornero, come sempre avvenuto nei precedenti provvedimenti, si tenesse conto della specificità del personale della scuola che, per ragioni di tutela della didattica, pur avendo maturato i requisiti pensionistici già al 31 dicembre, può andare in pensione solo una volta l’anno, il 1° di settembre dell’anno successivo. In questo modo, nel 2011, alcune migliaia di docenti – nel modenese un centinaio – erano rimasti beffati. Manuela Ghizzoni è la prima firmataria di uno specifico emendamento su “Quota 96” al cosiddetto dl Madia, quello che prevede misure per la Pubblica amministrazione, emendamento che porta la firma di tutti i capigruppo della Commissione Bilancio. “Questo è un aspetto molto importante – ricorda l’on. Ghizzoni – Sulla necessità di trovare una soluzione per i docenti di “Quota 96”, infatti, si è avuta in Aula la convergenza di tutte le forze politiche. Rispetto al passato, quindi, ci sono ragioni per nutrire maggiore ottimismo”. Manuela Ghizzoni è anche stata nominata relatrice in Commissione Cultura e Istruzione del dl Madia. Il dl potrebbe già essere convertito in legge prima di Ferragosto. “I tempi sono stretti, ma ci sono – conferma Manuela Ghizzoni – se la tabella di marcia sarà rispettata, si consentirebbe a chi ne ha diritto di presentare domanda per andare in pensione già dal prossimo 1° settembre. Tutte le forze politiche presenti in Aula al momento della discussione sui provvedimenti in favore degli esodati hanno convenuto sulla necessità di risolvere anche questa vicenda – conclude l’on. Ghizzoni – E’ stata così suggellata un’intenzione che non può essere tradita”.