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Chioschi Modena, in Commissione proposta di modifica Rue

Nei parchi pubblici è ammessa la realizzazione di manufatti di servizio necessari alla pubblica sicurezza e alla migliore fruizione da parte dell’intera collettività, come chioschi, servizi igienici o spazi di custodia, in conformità con il Psc-Poc-Rue e, per le modalità d’intervento in presenza di vincoli, all’autorizzazione rilasciata.
È quanto precisa la proposta di modifica del Testo coordinato delle norme di Psc, Poc e Rue, presentata martedì 15 luglio dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli alla Commissione consiliare Seta, riunitasi per la prima volta. La delibera è stata illustrata nell’ambito del nuovo programma relativo al parco della Rimembranza o parco delle Mura già discusso in Giunta, che sarà approvato dalla stessa nei prossimi giorni. Il programma è stato illustrato in Commissione anche dall’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni, che si è concentrato sugli aspetti relativi alla riqualificazione dell’illuminazione pubblica, dei percorsi ciclopedonali e alla manutenzione del verde.
Con la riduzione dei chioschi da sette del piano previsto nel 2013 (poco più della metà di quelli del piano 2009) a cinque, come definito recentemente dall’attuale Amministrazione, la superficie occupata dalle strutture corrisponderà complessivamente a 1.892 metri quadrati, di cui 1.372 di aree pertinenziali e 520 di superficie utile dei chioschi (con 80 metri quadrati destinati a servizi igienici e altri 80 a locali per deposito materiali, in entrambi i casi prima non presenti). Lo stato di fatto al 2013, invece, presenta una superficie occupata di 2.470 metri quadrati, di cui 2.191 di aree pertinenziali e 278 di superficie lorda dei chioschi. Complessivamente il parco ha una superficie di 72.230 metri quadrati. Viene confermato l’abbattimento dei pilastri in cemento armato e la loro sostituzione con montanti in acciaio o legno e sono previste pavimentazioni permeabili delle aree occupate dai tavoli.
Sul programma del parco verrà fatta una comunicazione in Consiglio comunale entro la fine di luglio, proprio in occasione della trattazione della delibera sulla modifica del Regolamento urbanistico edilizio (Rue). Modifica che propone, in particolare, di introdurre un nuovo comma nell’articolo 13.21 “Ville, giardini e parchi di notevole interesse”, che non va a cambiare i criteri e gli indirizzi per le trasformazioni consentite, ma si limita a integrare la normativa richiamando nel Rue la normativa prevista dal Piano operativo comunale (Poc).
La vicenda dei chioschi del parco delle Mura o Rimembranze ha infatti evidenziato un problema di ricostruzione del quadro complessivo e ha dimostrato che, una lettura limitata all’articolo 13.21, può portare a escludere interventi edilizi per realizzare strutture anche in muratura in realtà ammessi. Obiettivo della proposta di variante è quindi specificare meglio il dispositivo, specificando quali sono le trasformazioni già consentite e in virtù di quali procedure e autorizzazioni, evidenziando la possibilità di integrare le dotazioni, anche edilizie, dei parchi pubblici con la modifica o sostituzione degli edifici esistenti, dai chioschi bar ai bagni pubblici.
Il progetto edilizio sul parco delle Mura, nel dettaglio, è stato reso necessario per l’inderogabile adeguamento funzionale dei chioschi preesistenti alle vigenti normative igienico-sanitarie, per cui non sarebbe stato sufficiente un semplice intervento manutentivo. La decisione di approvare il progetto con intervento diretto e non con Piano particolareggiato di iniziativa pubblica deriva dal fatto che gli interventi riguardano una piccola porzione del parco pubblico che esiste da quasi cent’anni e sin dal principio era attrezzato con gli stessi chioschi. Il progetto prevede un insieme di azioni manutentive del parco e di sostituzione di manufatti fatiscenti non vincolati con strutture coerenti. Le scelte progettuali e architettoniche per la ristrutturazione tengono conto della contemporaneità nel rispetto dell’organicità dell’ambiente circostante e prevedono un’unica architettura approvata dalla Soprintendenza adattata di volta in volta alle condizioni estetiche e funzionali delle strutture precedenti.

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