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Nuovo Direttore per il Dipartimento Scienze della Vita di Unimore

E’ la professoressa Daniela Quaglino, docente di Patologia Generale, il nuovo Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. A suo favore si è espressa una larghissima maggioranza (70,83%) dei 120 colleghi, rappresentanti del personale tecnico-amministrativo, degli studenti e dei dottorandi, facenti parte della struttura accademica, una delle più numerose e complesse in quanto riunisce le ex Facoltà di Bioscienze Biotecnologie, di Farmacia e di Agraria, che nella giornata di mercoledì 16 luglio hanno esercitato il loro diritto di voto.
Complessivamente gli aventi diritto erano 160 ed il quorum richiesto per la validità della consultazione era di 81.
Le urne hanno consegnato questo risultato:

Daniela Quaglino 85 voti (70,83%)
Maria Paola Costi 19 voti (15,83%)
Bianche 9
Nulle 1

Altri voti sono andati a Fabio Biscarini (2), Paolo Giudici (2), Livio Basili (1), Fabio Prati (1).

La prof. ssa Daniela Quaglino succede così alla direzione del Dipartimento al prof. Fabio Prati, che ha volontariamente rassegnato le dimissioni per motivi personali. Resterà in carica per un triennio.
“Il Dipartimento di Scienze della Vita – afferma la prof. ssa Daniela Quaglino – è certamente una struttura complessa e articolata per la molteplicità dei corsi di laurrea che vi afferiscono, per gli interessi scientifici dei numerosi gruppi di ricerca che vi operano, per il numero di personale e di strutture che lo caratterizzano. Eterogeneità e complessità, dunque, ma anche occasioni e potenzialità da saper cogliere e da far accrescere. Mi è stato richiesto in questa fase di pilotare un percorso, certamente non facile, che richiede tempo, impegno, dedizione e convinzione. Assumo questo incarico, affidatomi da tanti colleghi, studenti e personale non docente, che ringrazio per la fiducia manifestatami, nella convinzione che un Dipartimento come il nostro possa diventare un modello in cui ricerca e didattica possano svolgersi in maniera organizzata, efficace e produttiva e che si possa agire in maniera concreta per consolidare e continuare ad accrescere una ricerca e una didattica di qualità, affinché queste trovino la giusta collocazione e il meritato riconoscimento nei rapporti con l’Ateneo e le Istituzioni, non solo locali, ma in un contesto sempre più ampio ed internazionale. Per raggiungere questi obiettivi è indispensabile che il Direttore, in primis, dimostri di operare in maniera trasparente, condivisa e ferma ed è necessario individuare i punti di forza affinché tutti li possano apprezzare, ma anche conoscere cosa ci può rendere deboli per migliorare. Allo stato attuale, per la gestione del Dipartimento, è opportuno porsi degli obiettivi, concreti e realizzabili sul breve, medio e lungo periodo.
Un breve, ma doveroso, riferimento lo voglio rivolgere agli studenti che devono essere i principali beneficiari delle politiche di Dipartimento. L’Università esiste, perché esistono gli studenti. Nostro dovere primario è quello di formarli con la nostra attività sia didattica che di ricerca. Entrambe devono quindi essere di qualità. Noi valutiamo gli studenti, ma gli studenti valutano noi e di questo dobbiamo tenerne conto per poter attuare il miglioramento richiesto. Come docenti dobbiamo essere capaci di trasmettere in loro il senso di appartenenza all’Università e al Dipartimento”.

DANIELA QUAGLINO
Daniela Quaglino, nata a Cambridge (UK), si è laureata in Scienze Biologiche all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia nel 1984 con 110/110 e lode e l’encomio del consiglio del corso di laurea. Successivamente ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Patologia Sperimentale (1992). E’ stata Visiting Postdoc Research Fellow e Visiting Research Associate presso il Department of Pathology, Vanderbilt University (USA) nel 1988-1989 e nel 1993. Ricercatore dal 1992 al 2002; Professore Associato dal 2002 al 2012, attualmente è Professore Ordinario di Patologia Generale e afferisce al Dipartimento di Scienze della Vita. Membro di numerose società scientifiche nazionali e internazionali, ha fatto parte del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Patologia (2009-12) ed è stata Presidente della Società Italiana di Scienze Microscopiche (2004-07). Svolge attività didattica presso i corsi di laurea triennali e magistrali di Biologia e Biotecnologie. Responsabile di progetti ricerca finanziati da UE, MIUR e Fondazioni, ha partecipato a numerosi convegni nazionali ed internazionali con relazioni su invito e collabora attivamente con diverse istituzioni estere. L’attività scientifica è descritta in oltre 150 tra pubblicazioni in extenso e capitoli di libri e riguarda prevalentemente la biologia e la patologia della matrice extracellulare. Ha fornito importanti contributi alla caratterizzazione del profilo proteico della componente mesenchimale nell’invecchiamento e al ruolo di queste cellule in diverse condizioni patologiche. In quest’ambito gli studi sullo pseudoxantoma elastico, una rara patologia genetica, hanno contribuito non solo all’identificazione del gene responsabile, ma anche a gettare luce sui complessi meccanismi patogenetici responsabili della mineralizzazione delle fibre elastiche.

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