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Baroni (Lapam): “Pos obbligatorio inutile, dannoso e assurdo nel nostro territorio”

“Se come Confartigianato Lapam, per cercare di limitare le difficoltà che il Pos obbligatorio causerà alle imprese, siamo fortemente impegnati nella ricerca di apposite convenzioni con i principali istituti di credito, in alcune zone del territorio, e nello specifico in Appennino, il Pos obbligatorio è sicuramente inutile, dannoso e insensato”. Questo il commento del segretario Lapam Confartigianato di Montefiorino, Frassinoro e Palagano, Riccardo Baroni, che interviene senza giri di parole sull’obbligo del Pos per pagamenti sopra i 30 euro non solo per i commercianti, ma anche per artigiani e liberi professionisti.

“Cominciamo dalla prima ragione, che è talmente ovvia da non aver bisogno nemmeno di spiegazioni. È sicuramente vero che nella maggioranza del territorio siamo arrivati al 2014 e i servizi (compresi quelli digitali) sono ormai garantiti, ma qui nella zona ovest dell’Appennino purtroppo sembra di vivere ancora nel Medioevo. Il Pos è inutile semplicemente perchè la connessione funziona a singhiozzo e vi sono ampie aree dove non funziona affatto. Vi ricordate quando, anni fa, bisognava spostarsi di qualche metro, magari andando al di là di una curva perchè il telefonino avesse campo? Ecco, qui da noi è ancora così…”. Ma Baroni va oltre: “Di più, è bene sottolineare che i costi aggiuntivi portati dal Pos obbligatorio impattano, nelle nostre zone, su una crisi amplificata dalle difficoltà oggettive del territorio. In poche parole, la crisi quassù è più profonda e aumentare i costi rappresenta un ulteriore aggravio della situazione”. Il segretario Lapam, però, non ha concluso e prosegue nel suo ragionamento ‘anti Pos’: “Di più ancora, c’è un altro motivo, anche in questo caso molto serio, per considerare insensato questo provvedimento obbligatorio per tutti, è che molte persone non hanno nemmeno il telefono fisso per le proprie attività. Questo proprio per evitare altri costi. Per mettere il Pos, però, è necessario installare una linea ex novo, con costi fissi elevati che non saranno ripagati dal vantaggio di pochi clienti che abbiano questa esigenza. Non dimentichiamo – conclude Baroni – che il territorio dell’Appennino, soprattutto nella nostra area, è oggettivamente svantaggiato per la mancanza di infrastrutture e servizi all’altezza. Un costo in più, anche non esagerato, può far pendere la bilancia verso il rosso e può provocare la chiusura di attività, cosa che andrebbe a impoverire ulteriormente i nostri paesi”.

 

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