5 per mille, Vaccari: “Si velocizzi l’erogazione dei contributi”



    «Procedere, quanto prima, ad una rapida quantificazione ed erogazione della quota del 5 per mille effettivamente destinata dai contribuenti italiani per consentire a ciascuno dei soggetti destinatari di questi contributi di svolgere le loro attività.» È quanto si chiede nell’interrogazione rivolta al Ministro dell’economia firmata, fra gli altri, anche dal senatore modenese del Pd, Stefano Vaccari. La sua dichiarazione.

    “L’istituto del 5 per mille dell’Irpef rappresenta una risorsa pressoché fondamentale per il Terzo settore del nostro Paese, consentendo ad enti ed associazioni no profit di impegnare queste risorse, frutto della generosità dei contribuenti italiani, nello sviluppo di progetti pluriennali e programmi di ricerca. Risorse vitali, dunque, per chi ne beneficia, dalla cui effettiva erogazione dipende la possibilità stessa di garantire il perseguimento delle finalità previste dallo statuto di ciascun organizzazione. Nel recente passato, diverse interrogazioni presentate nei due rami del Parlamento hanno evidenziato l’esigenza di maggiore chiarezza da parte del Governo sia sulla quota complessiva del 5 per mille che i contribuenti hanno effettivamente destinato al momento della liquidazione delle imposte dirette, sia sui tempi di erogazione di queste risorse ai soggetti destinatari. L’erogazione dei fondi continua a richiedere infatti un tempo oggettivamente troppo elevato che rischia di creare difficoltà a quelle stesse organizzazioni, che si vorrebbero invece sostenere, molte delle quali operanti nel nostro territorio che rappresentano un punto di forza del sistema di welfare locale, nel campo sociale, culturale, sportivo, educativo ed ambientale. Per questo è necessario procedere, quanto prima, ad una rapida quantificazione ed erogazione della quota del 5 per mille effettivamente destinata dai contribuenti italiani al momento della liquidazione delle imposte dirette al fine di consentire a ciascuno dei soggetti destinatari di svolgere le loro attività».