Lapam Confartigianato di Modena e Reggio Emilia interviene sul tema della riforma delle Camere di Commercio per sottolineare due aspetti di cui tenere conto nella futura discussione. Alla luce dei primi segnali positivi da parte della commissione parlamentare competente circa la gradualità della riduzione del diritto camerale, Lapam ritiene che si debba ragionare di razionalizzazione e di priorità nella scelta degli interventi.
“In un momento di difficoltà come questo le camere di Commercio devono fare la propria parte nel riorganizzare le proprie strutture, razionalizzando i costi e procedendo con gli accorpamenti più funzionali all’attività – sottolinea Erio Luigi Munari, presidente Lapam Confartigianato di Modena e Reggio Emilia -. E’ necessario intervenire sul sistema e rivedere tutte le scelte che non rispondono direttamente allo sviluppo dell’economia e ai bisogni delle imprese”.
“Le priorità sono individuabili tra le iniziative che possono dare una prospettiva all’economia del territorio – commenta Carlo Alberto Rossi, segretario generale Lapam Confartigianato – come la promozione territoriale necessaria per rilanciare le nostre eccellenze, l’intenazionalizzazione per l’export delle nostre filiere produttive, il sostegno ai Consorzi Fidi per garantire credito alle piccole e medie imprese così come ai centri per l’innovazione e la ricerca che in questi anni, insieme all’Università, stanno gettando le basi di una nuova economia”.
“Gridare ‘Al lupo!’ non serve. Fermo restando che per il 2014 gli impegni assunti dalla Camera vanno rispettati, una volta verificate le condizioni della Legge di conversione definitiva sarà necessario ridurre in modo proporzionale i costi di funzionamento – conclude Munari – Occorre volgere in chiave positiva la spinta alla riduzione dei costi che arriva dal Governo traducendola in scelte virtuose a favore delle piccole e medie imprese”.