Allievi corso Ial realizzano trenta micro macchine automatiche



    Hanno prodotto trenta piccole macchine automatiche, simulando quanto avviene ogni giorno in migliaia di imprese metalmeccaniche della nostra provincia. I protagonisti di questa “impresa” sono gli allievi del terzo anno del corso Oms (operatore meccanico di sistemi) gestito dall’agenzia formativa di Modena dello Ial Emilia-Romagna, la società della Cisl per la formazione professionale.«L’obiettivo didattico di questa sperimentazione è aggiornare la preparazione dei ragazzi per metterli al passo con la continua evoluzione della tecnologia meccanica presente nel mondo del lavoro – afferma Emidio Dotti, direttore dell’agenzia formativa di Modena dello Ial Emilia-Romagna – Abbiamo inserito nella classica formazione professionale di base (teoria, montaggio, smontaggio, ecc.) i concetti di qualità totale del prodotto, di approccio agli esercizi didattici come logica conseguenza di una serie di processi produttivi a monte e a valle, monitorati e monitorabili». «I ragazzi si sono cimentati per la prima volta nella realizzazione completa di un’automazione industriale, curando l’aspetto elettrico, meccanico e pneumatico – aggiunge Giancarlo Ranuzzini, l’ex imprenditore del settore, ora consulente e docente formatore dello Ial che, insieme al collega Carlo Gatti, ha progettato e realizzato il prototipo – Gli allievi hanno costruito inizialmente il montaggio della parte meccanica, quindi il cablaggio del quadro elettrico e infine l’unione di queste parti e il relativo cablaggio di bordo macchina. Il collaudo elettrico e meccanico ha completato il processo produttivo». Sono state prodotte dieci catenarie motorizzate con cilindro espulsore e con montaggio del riduttore ad assi paralleli, dieci gruppi motore traslatori con gestione movimento avanti e indietro manuale e automatico, dieci gruppi manipolatori a cilindri elettropneumatici con doppio asse di lavoro (verticale e orizzontale). «Le materie prime, componenti e utensili acquistati per questo esperimento serviranno per i prossimi corsi. In questo modo – conclude Dotti – lo Ial Emilia-Romagna vuole continuare a fornire il proprio contributo a quel tessuto produttivo che ha fatto di Modena la capitale della meccanica non solo motoristica, ma anche del comparto macchine automatiche».