Confabitare: il comune intergri il fondo anticrisi a sostegno dei canoni concordati



    Allarme canoni concordati. A lanciarlo è Confabitare l’associazione di proprietari immobiliari guidata da Alberto Zanni, che in una lettera inviata al Sindaco Merola e al Vice Sindaco Silvia Giannini chiede l’immediato reintegro del fondo comunale a sostegno dei canoni concordati, che in dieci mesi è già esaurito. Spiega Zanni: “da ottobre 2013 ad oggi del fondo di 500.000,00 euro stanziato dal Comune, con l’erogazione di 1.000 bonus di 500,00 euro, ai proprietari che hanno sottoscritto un contratto a canone concordato, non è rimasto nulla. Il che significa due cose: l’iniziativa ha avuto un indubbio successo, ma proprio per questo il Comune deve impegnarsi per dare nuova linfa al fondo anticrisi sui canoni concordati”. Canoni che, osserva Zanni, “ si sono rivelati uno strumento prezioso per rilanciare il mercato degli affitti, ma che rischiano di sparire tra non molto se le istituzioni non supporteranno economicamente i proprietari che li sottoscrivono”.
    Il Presidente di Confabitare cita alcuna dati: a Bologna gli affitti concordati sono calati mediamente da 600,00 a 500,00 euro al mese, quindi una flessione intorno al 15%. Poi c’è la mannaia fiscale: prima dell’era Monti (Novembre 2011) l’ICI per chi affittava a canone concordato sotto le due torri era a quota zero, mentre oggi paga il 7,6 per mille di IMU. Un salasso che ha portato molti proprietari a rinunciare a questo tipo di contratti, tanto che dai circa 3.000 all’anno si è passati ai 1.000 attuali, come dimostrano i bonus erogati dal Comune. “ La situazione è seria – chiosa Zanni – i proprietari sono in ginocchio fra tasse, mercato in crisi, calo degli affitti e quant’altro. Per questo chiediamo al Comune di riattivare il fondo e ripartire da Settembre con nuovi contributi una tantum per i canoni concordati. Sarebbe un gesto apprezzato da tutti, proprietari ed inquilini”.