Il giorno 29 luglio 2014 si è tenuto, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro per affrontare il tema della crisi del settore cooperativo edile in Emilia Romagna.
All’incontro, presieduto dal Vice Ministro De Vincenti e con la presenza del Ministero del Lavoro, hanno partecipato, oltre alle Organizzazioni Sindacali confederali e di categoria, le tre centrali cooperative e la Regione Emilia Romagna con gli assessori alle Attività Produttive Luciano Vecchi ed alle Infrastrutture Alfredo Peri.
Durante l’incontro è emersa con chiarezza la necessità di procedere ad una riorganizzazione complessiva del settore edile cooperativo della nostra regione e che per fare ciò serve un chiaro piano industriale che preveda tempi ed obiettivi del progetto, strumenti e finanza. E’ stato inoltre unanime, da parte di Regione, Cooperative, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, la considerazione che un generale riassetto del settore deve prevedere la messa a disposizione di ammortizzatori che accompagnino ed agevolino il processo riorganizzativo.
Fillea, Filca e Feneal, affiancate da Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia Romagna hanno ribadito quanto già da tempo sosteniamo: è necessario trattare la crisi della cooperazione edile dell’Emilia Romagna come un’unica grande riorganizzazione d’impresa, utilizzando gli strumenti applicabili a quella fattispecie. Inoltre accanto al piano sugli ammortizzatori sociali è necessario fin da subito avviare politiche attive e formazione per i lavoratori che alla fine della riorganizzazione avrebbero la necessità di essere ricollocati.
L’incontro si è concluso con la proposta, da parte del Vice Ministro De Vincenti, di attivare uno specifico tavolo tecnico che entri nel merito del progetto e degli strumenti. La proposta è stata accolta favorevolmente da tutti i presenti. Del tavolo tecnico faranno parte il MiSE, il Ministero del Lavoro, la Regione Emilia Romagna, le Centrali cooperative dell’Emilia Romagna, Fillea – Filca – Feneal Emilia Romagna e Cgil – Cisl – Uil Emilia Romagna.
Ai primi giorni di settembre sarà convocato il tavolo tecnico, le Organizzazioni Sindacali, in stretto raccordo con la Regione Emilia Romagna, utilizzeranno queste settimane per articolare nel dettaglio le proprie proposte, ma è chiaro che elemento necessario è che a quell’appuntamento la cooperazione arrivi con un progetto concreto altrimenti si rischierebbe una discussione teorica che non affronta, ma soprattutto non risolve, i problemi urgenti di migliaia di lavoratrici e lavoratori di questa regione.
Un primo passo è stato compiuto nella giusta direzione, adesso ci aspettiamo che si lavori perché ce ne siano degli altri.
(FILLEA – FILCA – FENEAL E.R., L. Giove – C. Raghitta – A. Cuppone)