E’ stato molto particolare trovarci a fine luglio a votare un bilancio preventivo, ma alla fine hanno prevalso il senso di responsabilità e la logica – così il capogruppo della lista civica Pistoni, Raffaele Del Sante, sulla votazione del bilancio di ieri sera. – Bisogna innanzitutto chiarire alcuni aspetti di cui la cittadinanza potrebbe non essere al corrente – continua Del Sante –e che meritano un approfondimento.
Approvare un bilancio di previsione (cosa che generalmente si fa a dicembre dell’anno precedente) significa approvare un bilancio di cui sono stati spesi la maggior parte dei soldi (nel nostro caso i 7/12), quindi è facilmente intuibile che le manovre a nostra disposizione non fossero ampie. Inoltre, dal momento che l’approvazione del bilancio era condizione necessaria a quella del piano concordatario, abbiamo dovuto subirne i vincoli, sia tempistici che finanziari. Questo vuol dire che per fare in modo che il concordato venga accettato abbiamo dovuto lavorare in tempi ristrettissimi e portare il bilancio in pareggio. Sappiamo benissimo che ci sono delle criticità, ma proprio per il carattere di urgenza e improrogabilità del provvedimento riteniamo la nostra scelta responsabile.
Alzare l’IRPEF, le tasse sugli immobili e le tariffe del servizio dei rifiuti (che non abbiamo alzato, ma abbiamo solo preso atto che il gestore lo ha fatto) non è piaciuto nemmeno a noi, ma tutto questo è finalizzato alla garanzia di poter fruire ancora dei servizi essenziali per la città. Ora ci aspetta il tempo della programmazione, dove ognuno di queste tematiche dovrà essere riguardata. Penso alla possibilità di tornare ad abbassare le addizionali comunali in maniera progressiva e a quella di poter pensare ad un bando per la gestione dei rifiuti (che sarà nel 2016) in cui si potranno scegliere soluzioni migliori di quelle attuali (la prima che mi viene in mente è la proposta di scorporo tra servizio di raccolta e quello di smaltimento). Ma la cosa più importante è che questo difficile passo ci consentirà di far partire i nostri progetti, di dare un’impronta politica ai prossimi bilanci come avevamo annunciato in campagna elettorale.
E quando parlo di responsabilità e di progettualità parlo di quella che è mancata a chi adesso invece ci critica. Che ci ha lasciato senza un bilancio di previsione a metà anno, che aveva preparato una bozza di bilancio (della quale hanno detto tutto ed il contrario di tutto) che prevedeva l’aumento dell’addizionale IRPEF al 7,5 per mille dopo avere alzato quasi al massimo ICI e TASI. Che ha governato per diciotto mesi consecutivi in esercizio provvisorio, tagliando di fatto tutte le possibilità di qualsiasi programmazione.
Ad ogni modo responsabilità vuole anche dire prendersi la paternità di un bilancio molto complesso, anche se in qualche modo imposto, e noi lo facciamo. Abbiamo votato questo bilancio ed è giusto che si dica alla cittadinanza perché lo si è fatto e quali nuovi scenari si possono aprire. Adesso avremo tempo e modo per iniziare a spostare questa città dal baratro al quale era stata troppo pericolosamente avvicinata.