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‘Artinscena’ prosegue con tre appuntamenti, tra Modena e l’Appennino

ANTAL_SZALAIIl festival di musica, teatro, danza e letteratura Artinscena prosegue la sua seconda edizione domani giovedì 7 agosto con ben tre appuntamenti. A Modena, nell’ambito dell’Estate modenese organizzata dal Comune e della 17esima edizione della rassegna “I Giovedì del Giardino Ducale Estense” a cura del Laboratorio Musicale del Frignano e in collaborazione con il quartiere 1, arriva il travolgente concerto di “Antal Szalai”.
A partire dalle ore 21.00 presso il Giardino Ducale Estense, lʼorchestra Tzigana di Budapest propone brani di musica nazionale dell’epoca della riforma, di musica tradizionale tsardas e arrangiamenti di canzoni popolari.
Antal Szalai, direttore e primo violino, proviene da una famiglia di musicisti ungheresi ed è tutto ciò che un violinista gitano dovrebbe essere: il suo repertorio orchestrale ha reso famosa la musica tzigana in tutto il mondo. Considerato il migliore violinista “gipsy” del mondo, nel 1969 diventa primo violino dell’Orchestra Tzigana di Budapest da lui stesso fondata con altri musicisti affermati. Nel corso della propria attività ha vinto il prestigioso premio “Liszt Ferenc”. La sua attività fatta di tournée, dischi e televisione è molto intensa e ultimamente ha celebrato il quarantesimo anniversario come primo violino e leader del gruppo in un Galà musicale dove molti rappresentanti della vita artistica ungherese lo hanno festeggiato.

E ancora, sempre giovedì 7 agosto, a Fanano a partire dalle ore 21.00 si esibiscono, in un recital concerto, gli “Attacchi di swing”.
Il virtuosismo della chitarra manouche di Corrado Caruana (Django’s Fingers) e l’eclettismo di Alessandro Mori (Teatro Necessario) al clarinetto danno vita a un duo swing “jazzigano” saltellante e spumeggiante, che assorbe gli elementi ritmico-armonici jazz e del Valse francese, arricchito da improbabili strumenti a sorpresa e una loop station che sintetizza e amplifica il divertimento di una creazione musicale estemporanea dai toni autoironici.
Un salottino anni trenta, atmosfera soffusa, la gran soirée sta per cominciare. Il ritmo incalza durante il viaggio musicale, fatto di ottima musica, brindisi, sorprendenti aneddoti sulla storia dello swing e dei brani presentati. Un continuo crescendo umoristico surreale, il gioco delle parti tra l’istruito ma timido musicista che annuisce suo malgrado e il vulcanico istrione, baffo alla francese, che intrattiene con i suoi aneddoti e bislaccherie, mettendo alla prova il compagno, che con il suo bel sorriso discreto tenta di uscire ogni volta dall’impaccio. L’estrosità delle gag clownesche non si limita solo alla parola, ma esplode con una miriade di strumenti musicali utilizzati di volta in volta.

Cisalpipers

Artinscena prosegue poi, sempre domani giovedì 7 agosto, a Montecreto presso il Palafestival, con il Festival di musica e canto popolare “Le Cante”.
A partire dalle ore 21.00 appuntamento dal titolo “Raccontiamoci” per uno spazio culturale dedicato al territorio dellʼAppennino, in cui verranno proiettate foto e video storici. A seguire, alle ore 22.00, il concerto dei Cisalpipers.
Il gruppo di musica folk & celtica, mezzo emiliano e mezzo romagnolo, che si è formato nell’autunno del 2004. Composto da Chiara Temporin: piva emiliana, cornamusa scozzese, Tin Whistle – Fabio Vetro: piva emiliana, Tin Whistle – Marco Vinicio Ferrazzi: voce, marching bass drum – Davide Candini: digital piano, tastiere, percussioni, voce – Mauro Pambianchi: batteria, tamburo rinascimentale, marching snare drum, la loro idea nasce principalmente dalla passione per le cornamuse e da un’attenta ricerca nel vasto repertorio storico/musicale popolare e tradizionale del centro e nord Europa, Italia compresa. Il repertorio Cisalpipers comprende composizioni originali del gruppo stesso dal sound unico, caratterizzato da melodie suggestive e al tempo stesso accattivanti e vari set di brani tradizionali, suonati con le pive emiliane, le cornamuse scozzesi, i marching snare & bass drums. La musica dei Cisalpipers è un viaggio attraverso i secoli, che tocca epoche lontane di cui si è perso il ricordo, ma ognuno di noi, nel profondo, ne porta ancora profumi, suoni e visioni. Un gruppo brillante e innovativo adatto a qualsiasi tipo di pubblico, anche a chi ha dimenticato certi suoni lontani, o a chi semplicemente non li ha mai sentiti.

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