“Pur comprendendo il disappunto determinato dal disagio subito, confessiamo che siamo rimasti spiazzati dalla reazione. Da una parte la signora era stata informata delle motivazioni del rinvio, dall’altra le era stato anticipato che il giorno dopo (ndr.: oggi 3 settembre) sarebbe stata richiamata per indicarle la nuova data dell’intervento. Puntualmente è stato fatto e lunedì prossimo sarà la prima ad entrare in sala operatoria, nell’ambito degli interventi programmati.
Rispetto poi a quanto accaduto, dopo avere effettuato una rapida verifica è emerso quanto segue. Nella giornata di ieri, 2 settembre 2014, l’intervento della signora era programmato come quarto durante la mattina. Il paziente in lista appena prima della signora è entrato in sala operatoria alle ore 12.15 ma, per alcune complicazioni, è stato necessario prolungare il suo intervento.
Il personale medico dell’ospedale si è quindi confrontato con la signora, spiegandole la delicata situazione, peraltro non così rara quando si parla d’interventi di chirurgia nei quali, senza alcun preavviso, è sempre possibile il sorgere di complicazioni imprevedibili e non procrastinabili. Il paziente operato prima della signora è uscito dalla sala operatoria solo alle ore 19.00.
Nel pomeriggio, purtroppo, erano già previsti altri interventi in urgenza e quindi non era possibile inserire un ulteriore intervento.
Spiace che si faccia riferimento ad una presunta scarsa attenzione dei medici, che anzi hanno svolto con cura e professionalità il proprio lavoro gestendo in modo corretto l’evoluzione non prevedibile della situazione.
Per quanto riguarda infine il presunto inadeguato trattamento di ristorazione, è opportuno segnalare che nel reparto Day Surgery non è previsto il servizio pasto. Le infermiere ugualmente si sono prodigate per fornire alla signora quanto hanno potuto reperire in quel momento.
E oggettivo che un disagio c’è stato e di questo ci scusiamo, ma riteniamo assolutamente ingenerose le critiche rivolte al personale dell’Ospedale che anzi ha svolto con il massimo scrupolo il proprio operato”.
Così l’Ospedale di Sassuolo in merito al caso segnalato oggi dal marito della signora a diverse testate giornalistiche.
