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La Soprintendenza per il Festival Filosofia

MuseiPerIlFestivalIl tema dell’edizione 2014 del Festival Filosofia 2014 “Dalla gloria alla celebrità” ha dato lo spunto per un progetto condiviso tra Galleria Estense, Museo Civico d’Arte e Biblioteca Estense Universitaria. Come in passato, i tre istituti hanno collaborato realizzando la mostra “Gli Este e la gloria. Ambizioni e rinunce”, incentrata sulle figure di quattro duchi estensi che, in modi diversi, hanno visto nella gloria militare i più alti valori connessi al governo.

Alfonso I (1476-1534), il cui ducato coincide con uno dei momenti di maggiore magnificenza dello stato, rappresenta la durevolezza dell’onore conquistato con le armi. Alfonso III (1591-1644), con l’abdicazione in favore del figlio Francesco I, rinuncia alla gloria terrena per quella celeste. Francesco III (1698-1780) riceve in sorte il tramonto del ducato e subisce l’onta postuma della distruzione del grandioso monumento equestre eretto in suo onore in piazza Sant’Agostino, quale simbolo del vecchio regime. Infine Francesco IV d’Austria Este (1779-1846), duca di quello che ormai è un protettorato austriaco, governa con rigida impostazione militaresca, che si esprime nell’esercizio educativo capillarmente diffuso in città attraverso caserme e accademie.

In occasione del Festival Palazzo Ducale di Sassuolo e il Museo Lapidario Estense proporranno visite guidate sul tema del Festival e l’accesso nelle tre giornate del Festival sarà gratuito.

In particolare (vedi dettaglio), percorrendo le sontuose sale del Palazzo di Sassuolo, si accompagneranno i visitatori in un suggestivo viaggio all’insegna della gloria barocca, attraverso uno straordinario compendio di cultura classica e letteraria elaborato a metà Seicento, con temi tratti dalla letteratura, dalla storia e dalla mitologia, sapientemente narrati dai pittori al servizio del duca Francesco I d’Este.

Al Museo Lapidario viene invece proposto un percorso dedicato alla scoperta dei molteplici significati della gloria dall’età romana al Medioevo fino al Rinascimento. Ce ne parlano i simboli, i ritratti, le iscrizioni dei monumenti che vedono come protagonisti veterani, pretoriani, imprenditori, liberti e cavalieri.

APERTO PER FESTIVAL A SASSUOLO
Venerdì 12 ore 10.00 – 19.00
Sabato 13 ore 10.00 – 19.00
Domenica 14 ore 10.00 – 19.00
Palazzo Ducale di Sassuolo
Piazzale Della Rosa, 9

A partire dal 1634, ristrutturando e ampliando il precedente complesso castellano, il duca Francesco I d’Este promosse la realizzazione di questa suggestiva “Delizia” di villeggiatura, vero gioiello della cultura barocca dell’Italia settentrionale, affidando la direzione del cantiere all’architetto romano Bartolomeo Avanzini. Gli Appartamenti Ducali – decorati da numerosi artisti, fra i quali spiccano il pittore di origini francesi Jean Boulanger, i quadraturisti bolognesi Angelo Michele Colonna, Agostino Mitelli, Baldassarre Bianchi e Gian Giacomo Monti, assieme agli stuccatori Luca Colomba e Lattanzio Maschio – vedono alternarsi nelle volte e sulle pareti, entro suggestive architetture dell’inganno, temi allegorici ed episodi della storia estense a protagonisti della mitologia e della letteratura classica e cavalleresca, nel comune intento di esaltare la Nobiltà e il “Buon governo” estense. Del grande complesso fa parte anche la magnifica Peschiera, detta “Fontanazzo”: stupefacente “teatro delle acque”, sul tipo delle fontane monumentali di Villa d’Este a Tivoli, la cui progettazione si deve a un architetto e scenografo di fama internazionale come Gaspare Vigarani, che lavorò anche per Luigi XIV di Francia.
Nell’Appartamento Stuccato, così chiamato per le eleganti decorazioni in stucco bianco-dorate, sono stabilmente inserite le installazioni ed i dipinti contemporanei creati nel 2001 da artisti americani ed europei, esponenti di spicco della Minimal Art, in occasione della mostra Monochromatic light e donati allo Stato nel 2005 dai collezionisti Giovanna e Giuseppe Panza e dai loro figli.

“Un ospite illustre. La Galleria Estense a Sassuolo”
Esposizione temporanea
A cura di: Soprintendenza ai Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, Comune di Sassuolo

«Un ospite illustre. La Galleria Estense a Sassuolo, evento organizzato nel 2012 dalla Soprintendenza ai Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna e il Comune di Sassuolo, prosegue anche nel corso del 2014 e vuole testimoniare della continuità delle attività culturali della Galleria dopo i tragici eventi sismici di due anni fa. La Galleria Estense è ormai chiusa al pubblico dalla data del sisma a causa dei danni subiti dalle strutture. I lavori di consolidamento e di miglioramento sismico sono in corso e la riapertura del museo è prevista agli inizi del 2015. Per questo motivo la Soprintendenza di Modena ha voluto subito trasferire a Sassuolo, nello splendido Palazzo Ducale, una sceltissima selezione dei suoi dipinti, altrimenti non visibili. Le opere qui riunite sono solo una minima parte delle raccolte estensi, ma sono rappresentative della ricchezza della Galleria.
Dopo una prima selezione di capolavori assoluti del museo, esposti tra il 2012 ed il 2013, le opere sono state sostituite all’avvio della stagione 2014 per mostrare al pubblico altri dipinti, alcuni anche meno noti e che quindi possono suscitare ulteriore curiosità. Tra essi spicca la celebre Flora del Cignani, tra i suoi dipinti più amati dal pubblico ed uno dei simboli della Galleria Estense. L’esposizione temporanea di dipinti della Galleria Estense nel Palazzo Ducale di Sassuolo comporta un impegno organizzativo notevole che la Soprintendenza di Modena affronta con slancio, per testimoniare la volontà di continuità dell’azione del nostro Istituto in momenti così difficili per la terra modenese e per tutta la Nazione. Non va dimenticato che al pian terreno del Palazzo, sin dai primi giorni successivi al sisma, è attivo il Centro di raccolta delle opere danneggiate dal terremoto e vi è inoltre organizzato il cantiere per i primi interventi di manutenzione e di restauro, con l’insostituibile supporto dell’ISCR di Roma e dell’OPD di Firenze».
(Stefano Casciu, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia)

Venerdì 12 ore 16.30
Sabato 13 ore 10.30; 14.30; 16.00
Domenica 14 ore 10.30; 11.30; 14.30; 15.30; 16.30

“Gloria barocca e Fama estense”
Visite guidate tematiche
a cura di Laura Bedini, Federico Fischetti, Nunzia Lanzetta, Marco Mozzo, Luca Silingardi e Marcello Toffanello.

Percorrendo le sontuose sale del Palazzo Ducale di Sassuolo, si accompagneranno i visitatori in un suggestivo viaggio all’insegna della gloria barocca, che attraverso uno straordinario compendio di cultura classica e letteraria elaborato a metà Seicento, con temi tratti dalla letteratura, dalla storia e dalla mitologia, sapientemente narrati dai pittori al servizio del duca Francesco I d’Este, era destinato a celebrare la fama del casato estense.
Laura Bedini, storica dell’arte, Soprintendenza BSAE di Modena e Reggio Emilia, direttrice del Palazzo Ducale di Sassuolo.
Federico Fischetti, storico dell’arte, Soprintendenza BSAE di Modena e Reggio Emilia.
Nunzia Lanzetta, storica dell’arte, Soprintendenza BSAE di Modena e Reggio Emilia.
Marco Mozzo, storico dell’arte, Soprintendenza BSAE di Modena e Reggio Emilia.
Luca Silingardi, storico dell’arte e giornalista, ispettore onorario Soprintendenza BSAE di Modena e Reggio Emilia.
Marcello Toffanello, storico dell’arte, Soprintendenza BSAE di Modena e Reggio Emilia.
Partecipazione gratuita fino a esaurimento dei posti disponibili (max 30 persone per gruppo)
Per informazioni e prenotazioni:
fino a giovedì 11 settembre presso l’URP: tel. 0536 1844 801
da venerdì 12 settembre presso la biglietteria del Palazzo Ducale: tel. 348 4669407
Venerdì 12 ore 16.00 – 19.00
Sabato 13 ore 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00
Domenica 14 ore 16.00 – 19.00

Chiesa di San Francesco in Rocca
Piazzale Della Rosa

Originariamente ubicata sul lato opposto della piazza, già avancorte del Palazzo Ducale, dove era stata fondata alla fine del Trecento e ricostruita nel secondo Cinquecento, la chiesa fu riedificata nel sito odierno come cappella palatina fra il 1650 e il 1653, su progetto di Bartolomeo Avanzini, l’architetto che dal 1634 attendeva alla trasformazione del medievale castello nella “Delizia” per la villeggiatura estense.
L’interno, col prezioso arredo barocco di paliotti in scagliola carpigiana e di altari preziosamente intagliati, dorati e argentati, fu sontuosamente dipinto dai medesimi artisti attivi nel vicino complesso ducale, con l’illusionistica restituzione di elementi architettonici e l’ingannevole proposizione di finte aperture spaziali, secondo i canoni della scuola bolognese di quadratura prospettica a partire dal 1651.
Suggestiva espressione dell’arte barocca è la cappella di destra che, dietro un “teatrale” velario mobile, custodisce il Crocifisso detto “Santissimo Tronco”: venerata reliquia custodita dall’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso fin dal 1588.

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