Vinto dal vizio del fumo evade per cercare sigarette: arrestato a Reggio Emilia



    carabinieri-notturnaBeccato in giro seppur ai domiciliari è stato condotto in caserma ed arrestato: durante le formalità di rito non ha esitato a minacciare il Maresciallo che verbalizzava prospettando riti religiosi affinché succedesse qualcosa di brutto al militare ed ai suoi figli! L’uomo arrestato a fine luglio per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale aveva patteggiato la pena a 2 anni e 6  mesi di reclusione venendo ammesso a beneficiare del regime degli arresti domiciliari che però l’altra notte ha violato vinto dal vizio del fumo: non aveva sigarette ne soldi per comprarle per cui è uscito in strada alla ricerca di mozziconi da fumare. Così per lo meno si è giustificato ai Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia santa Croce che l’altra notte l’hanno beccato lungo via Adua conducendolo in caserma dove alla luce della flagranza del reato di evasione veniva arrestato. In manette con l’accusa di evasione i Carabinieri della Stazione di reggio Emilia Santa Croce hanno quindi arrestato un 20enne cittadino marocchino abitante a Reggio Emilia, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta. L’origine dei fatti l’altra notte quando durante un servizio notturno di controllo del territorio i componenti la pattuglia della Stazione di reggio Emilia santa Croce lungo Via Adua notavamo un giovane nordafricano che fermo su una bicicletta stava frugando all’interno di un piccolo cestino posto nelle immediate vicinanze di uno sportello bancomat. I militari avvicinavano il giovane che alla richiesta di cosa stesse facendo riferiva che stava prendendo dei mozziconi di sigarette già utilizzati al fine di fumarli nuovamente. Accertato trattarsi di giovane sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso un’abitazione ubicata a circa un chilometro dal luogo del controllo veniva condotto in Caserma dove alla luce della flagranza del reato di evasione veniva arrestato. Durante la compilazione degli atti il giovane oltre ad offendere i militari minacciava il Maresciallo prospettando riti religiosi affinché al graduato e ai suoi figli succeda qualcosa di brutto.