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Legge di parità: Roberta Mori in Consiglio comunale a Modena per illustrare la Legge quadro regionale

RobertaMori-Consiglio“Una Legge quadro nata da un percorso partecipato rigoroso che ha coinvolto e recepito le indicazioni di associazioni, centri antiviolenza, sindacati e cittadini. Una legge lontano da ogni ridondanza normativa perché parte da casi concreti e si pone obiettivi concreti: il contrasto alla violenza di genere e l’affermazione di politiche di parità in ogni ambito”. Lo ha affermato Roberta Mori, presidente della Commissione assembleare per la parità illustrando al Consiglio comunale di Modena ieri, giovedì 18 settembre, la Legge quadro regionale per la parità e contro le discriminazioni di genere approvata lo scorso giugno dall’Assemblea regionale dell’Emilia Romagna.

Mori ha quindi illustrato alcuni esempi di come la legge, che intende costituire “la piattaforma su cui costruire le politiche di parità”, ha accolto stimoli e indicazioni della società civile: “Dall’introduzione della doppia preferenza di genere e dell’obbligo di parità tra i generi nelle liste per rafforzare il ruolo politico e istituzionale delle donne a un approccio di genere per la cura e l’assistenza sanitaria di tutti e tutte, perché, ad esempio, certi protocolli medici sperimentati solo sui maschi 35enni non sortiscono la stessa efficacia sulle donne; dall’attenzione verso il linguaggio per orientare diversamente l’immagine femminile data dai media all’Osservatorio nazionale contro la violenza di genere fino a strumenti tesi a rafforzare il ruolo  delle associazioni femminili e di tutti quei presidi socio culturali che aiutano a difendere una cultura che prevenga la violenza sulle donne”.

A introdurre Roberta Mori è stata l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Modena Ingrid Caporioni che nel suo intervento ha tra l’altro auspicato “investimenti regionali per intraprendere le azioni adottate nella Legge e che, in questa legislatura, si possa finalmente inaugurare la Casa delle donne”.

La presidente del Consiglio Francesca Maletti ha, inoltre, ringraziato anche “il Consiglio comunale precedente per il lavoro svolto a favore della Legge e ha ricordato l’azione culturale che ha aiutato Comune e Azienda Usl a creare una rete locale di contrasto alla violenza di genere, tesa a rimuovere le cause e a aiutare le vittime”.

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