Con l’inizio dell’autunno riprende l’attività di LIC Donna, Luoghi di Incontro e Condivisione Donna, con un nuovo programma di incontri settimanali gratuiti per le donne che hanno attraversato o stanno attraversando un percorso di cura legato ai tumori.
Il progetto sperimentale LIC Donna, lo ricordiamo, è nato nella scorsa primavera, promosso dall’Osservatorio Salute Donna del Dipartimento Infrastruttura Ricerca e Statistica dell’IRCCS Reggio Emilia, diretto dalla Dr.ssa Adriana Albini. Tra i promotori del progetto vi sono il Dr. Martino Abrate, Direttore del Dip. Ostetrico Ginecologico e Pediatrico ASMN IRCCS, la Dr.ssa Lucia Mangone, responsabile del Registro Tumori AUSL di RE, il Dr. Ermanno Rondini, Oncologo ASMN IRCCS e LILT di Reggio Emilia.
LIC Donna si rivolge anche ai familiari delle pazienti ed alle persone che le assistono. LIC è uno spazio non solo fisico dove si condivide l’esperienza della malattia e dove è possibile confrontarsi ed aggiornarsi sui percorsi diagnostico-terapeutici e sui progetti di ricerca oncologici.
La frequentazione è libera e gratuita. Gli incontri si ripetono periodicamente nel corso dell’anno e spaziano da tematiche legate alla Cura di Sé (alimentazione, cure estetiche, attività fisica), ad aspetti psico-sociali (tecniche di rilassamento/meditazione, yoga), aspetti medici, di ricerca (prevenzione, agopuntura) e di tutela dei diritti.
Mercoledì 24 Settembre alle ore 17:00 è previsto il primo incontro dal titolo Le Regole d’oro dell’OMS del quale sarà relatrice Lucia Mangone, Responsabile del Registro Tumori di Reggio Emilia. La sede è Luoghi di Prevenzione al n.50 di Viale Umberto I, all’ex ospedale Spallanzani.
Obiettivo di LIC Donna è favorire la migliore integrazione e conoscenza tra gli operatori della assistenza e della cura, i componenti delle associazioni, le pazienti ed il mondo di affetti e legami che ruota intorno ad esse. Gli incontri tendono a promuovere la conoscenza di servizi ed opportunità presenti sia in ambito ospedaliero che sul territorio. LIC si propone di divenire un punto di riferimento per chi, direttamente o indirettamente, sia venuto a contatto con la patologia tumorale.