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Clona identità per maxi truffa a Vodafone, arrestato dai carabinieri di Reggio Emilia

carabinieri_41Grazie ad identità appositamente clonate e a coordinate bancarie inesistenti, stipulava contratti online con la società telefonica Vodafone che prevedevano contratti con la possibilità di acquistare ratealmente ipad. La presenza di uno stesso numero di cellulare dietro le stipule dei contratti ha messo in preallarme il servizio sicurezza della società telefonica che ha segnalato l’incongruenza ai Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Reggio Emilia, i quali hanno scoperto dietro la stipula di tali contratti una maxi truffa ai danni della società telefonica. Con l’accusa di truffa aggravata i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato A.F., 49enne residente a Napoli, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia.

Secondo le risultanze investigative dei Carabinieri reggiani l’uomo finito in manette grazie a false identità era riuscito a stipulare vari contratti acquistando ratealmente 12 ipad la cui consegna veniva concordata direttamente dal truffatore contattato dalla ditta di spedizione che non riusciva a consegnare gli ipad ai fittizi indirizzi forniti dal truffatore all’atto della stipula del contratto. I Carabinieri, che stavano seguendo il tracciamento della spedizione di 12 ipad, nella tarda mattinata di ieri in Via Einaudi di Reggio Emilia assistevano alla consegna degli ipad bloccando il truffatore dopo che aveva ottenuto la consegna dei 12 ipad attraverso l’esibizione al vettore dei documenti con le generalità false.

E mentre gli ipad venivano restituiti alla società telefonica truffata l’uomo, identificato nel sunnominato 49enne napoletano, alla luce della flagranza di reato veniva arrestato con l’accusa di truffa aggravata. In suo disponibilità il cellulare con l’utenza fornita per la stipula dei contrati mentre nel suo domicilio localizzato nel capoluogo reggiano i carabinieri a seguito di una perquisizione domiciliare rinvenivano le prove della sue responsabilità. In due buste, contenenti immondizia, i Carabinieri rinvenivano fotocopie di patenti di guida intestate ad altre persone rispondenti a quelle utilizzate dall’arrestato per la stipula online dei contratti concernenti l’acquisto rateale degli ipad.

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