La scomposta e rabbiosa replica al sottoscritto da parte dell’ex revisore (che però partecipa ancora alle riunioni del collegio) Dallari conferma che abbiamo colpito nel segno.
Al di là dello “stile” che lo stesso mi imputa (salvo poi definirmi “abile venditore di fumo e di frottole” e altre amenità simili, per le quali ovviamente risponderà avanti le competenti sedi), il problema rimane aperto: nel giugno scorso Dallari si è dimesso dal collegio dei revisori per incompatibilità con il ruolo della moglie (vicesindaco) e oggi partecipa alle riunioni dello stesso organo in un momento molto delicato senza averne titolo alcuno.
Non è vero che questo accadeva anche prima: cose di questo tipo non sono mai successe non solo a Sassuolo ma, che ne abbia notizia, in tutta Italia, proprio perché l’incompatibilità con un incarico (e il potenziale conflitto di interessi con l’ente che si dovrebbe controllare) fanno sì che ciò sia non solo vietato, ma anche sconsigliabile e inopportuno per chi lo fa.
Dallari non ha fornito alcuna spiegazione plausibile a ciò, se non che faceva parte di un collegio con il quale condivideva responsabilità; ma ciò non lo legittima di certo a partecipare ancora alle riunioni di quell’organo, tanto più che il soggetto da controllare ha ora tra i propri rappresentanti sua moglie!
Sarebbe come se martedì prossimo il sottoscritto andasse a presiedere la Giunta insieme a Pistoni perché fino a giugno avevo tale responsabilità…cosa che fortunatamente non posso e non voglio fare!
Ma la domanda – che non era rivolta a Dallari, che pure risponde sempre volentieri al sottoscritto – era diversa.
Chi si assume ora la responsabilità di questa vicenda, tanto paradossale quanto contraria alla legge?
Di sicuro non lo può fare Pistoni, che non c’entra nulla, almeno per una volta.
Lo farà il presidente del collegio dei revisori, che ha permesso che un soggetto incompatibile con la carica partecipasse a una riunione?
Oppure lo farà il Vicesindaco Savigni, che ha un coniuge che partecipa alle riunioni di un organo che dovrebbe controllare il suo stesso operato?
Di questo bisogna rendere conto alla città, non a Caselli.
E, soprattutto, per quali motivi Dallari continua a cercare di far naufragare il concordato di SGP ora che sua moglie è vicesindaco?
Perché è innegabile (e risaputo) che questa vicenda ha creato non poche tensioni nella maggioranza e negli uffici di Comune e SGP e le domande che sta facendo pubblicamente il sottoscritto sono le stesse che stanno circolando anche all’interno dei partiti che sostengono Pistoni.
Che ci sia di nuovo aria di elezioni?
Fateci sapere. Magari non tramite Dallari.
Luca Caselli (Capogruppo Sassolesi)