Complessi militari Modena: ok del Consiglio al Protocollo d’intesa



    consiglio-2-10Il Consiglio comunale ha dato il via libera al Protocollo d’intesa tra Comune, Accademia militare e altri enti pubblici per la riqualificazione e valorizzazione di complessi militari di importanza storico monumentale. Si sono espressi a favore Pd, Sel, Movimento 5 stelle, FI, CambiaModena e Udc; astenuti Per me Modena e Nuovo Centro destra.

    Respinti, invece, due ordini del giorno del Movimento 5 stelle sui complessi militari. Il primo (a favore Pd, CambiaModena, FI, Udc, Ncd; astenuti Per me Modena e Sel) chiedeva di destinare a servizi una porzione di almeno un terzo dell’area edificabile attualmente occupata dalla Caserma Pisacane e di avviare un percorso partecipativo in merito alle aree destinate a servizi, quale punto fermo per le successive decisioni della Giunta. La seconda mozione (a favore Pd, CambiaModena, FI, Udc; astenuti Per me Modena, Ncd e Sel) chiedeva di coinvolgere l’Amministrazione militare in un percorso di valorizzazione delle Scuderie Ducali “tale da non modificarne l’assetto tipologico e contemporaneamente in grado di renderne accessibile al pubblico la struttura architettonica e funzionale”, e di convogliare le esigenze residenziali dell’Amministrazione militare sull’area del maneggio che si affaccia su viale Caduti in Guerra.

    TOTA: “UN’OPPORTUNITÀ PER MODENA”

    Il comandante dell’Accademia in Consiglio. Il sindaco Muzzarelli: “Il piano caserme è la prova che possiamo tradurre riqualificazione e rigenerazione in azioni concrete”

    “Modena è un’opportunità per l’Accademia militare e l’Accademia lo è per Modena”: con queste parole il generale di divisione Giuseppenicola Tota, comandante dell’Accademia militare, ha concluso il suo intervento in Consiglio comunale in occasione della presentazione del Protocollo d’intesa tra Comune di Modena, Comando dell’Accademia militare e altri enti pubblici per la riqualificazione e valorizzazione di complessi militari di importanza storico monumentale. Era presente alla seduta anche il prossimo comandante dell’Accademia militare, il generale di divisione Salvatore Camporeale.

    Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha definito “un onore e un piacere” la presenza del generale per illustrare quello che il sindaco preferisce chiamare semplicemente “piano caserme, un disegno che, per l’ampiezza e la dislocazione delle aree coinvolte, investe la politica urbanistica della città. Negli indirizzi di governo – ha affermato Muzzarelli – abbiamo scritto che la città non dovrà espandersi oltre i confini del piano regolatore e che privilegeremo la rigenerazione, la riqualificazione e la densificazione urbana. Questo programma è la prova che possiamo tradurre quegli obiettivi in azioni concrete e di vasto respiro”.

    Da parte sua, il comandante Tota ha sintetizzato i passaggi principali del progetto già approvato dal Capo dello Stato Maggiore dell’Esercito. In primo luogo, l’Accademia ha acquisito la caserma Setti, l’ex deposito dell’Aeronautica militare, dove sarà spostato il Reparto supporti, attualmente presso la Fabrizi, mentre anche le attività ospitate alla Pisacane saranno spostate all’ex Aeronautica in modo da poter cedere tutta l’area della Pisacane. Stessa sorte spetta all’ex magazzino foraggi di Santa Caterina.

    All’ex Aeronautica, dove sarà realizzato un maneggio all’aperto, saranno spostati i cavalli, che nel chiuso delle attuali scuderie hanno manifestato problemi di salute. In questo modo, alla Fabrizi, al posto del grande galoppatoio l’Accademia intende realizzare un ampia palestra che potrà essere utilizzata in convenzione anche dalle strutture scolastiche della zona, e in luogo del maneggio più piccolo sarà ricavata un aula magna in grado di ospitare tutti i 500 allievi. La Fabrizi inoltre ospiterà alloggi per gli ufficiali allievi, mentre l’area delle Scuderie resterà uno spazio multifunzionale e dimensionabile, quindi aperto a varie iniziative. E il sindaco Muzzarelli non ha nascosto di immaginare che le antiche Scuderie ducali “possano assumere un valore per la città paragonabile a quello delle scuderie del Quirinale per Roma”.

    Alla caserma Setti sarebbero quindi concentrati il maneggio e gli armamenti. “Questo – ha spiegato il generale Tota – consentirebbe di avere meno vincoli nell’utilizzo del Palazzo ducale” che resta il cuore dell’Accademia, ospitando gli uffici del comando, gli alloggi, il museo, la mensa, le aule universitarie e il Salone d’onore (che una volta realizzati gli interventi di ristrutturazione sarà di nuovo agibile), ma rappresenta anche la storia di Modena e un’opportunità, non solo per il turismo, ma anche per le migliaia di modenesi che numerosi hanno partecipato a tante iniziative che si sono svolte in Accademia negli ultimi mesi”.

    E proprio “per la capacità di aprire le porte dell’Accademia alla città dimostrata in questi due anni al comando” anche la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti ha ringraziato il comandante Tota, mentre il sindaco ha annunciato l’ipotesi di svolgere in piazza in alcuni momenti attività militari dal forte valore simbolico, come l’alzabandiera, che hanno indubbiamente anche un forte richiamo spettacolare.

    COMPLESSI MILITARI, IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

    Diversi consiglieri sono intervenuti prima del via libera al Protocollo d’intesa

    (aggiormaneto 3.10.14)

    Il via libera al Protocollo d’intesa tra Comune, Accademia militare e altri enti pubblici per la riqualificazione e valorizzazione di complessi militari di importanza storico monumentale (a favore Pd, Sel, M5s, FI, CambiaModena e Udc; astenuti Per me Modena e Ncd) è stato preceduto, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 2 ottobre, dall’intervento di diversi consiglieri. Tutti hanno ringraziato il Comandante Giuseppe Nicola Tota per l’illustrazione del progetto dell’Accademia in Aula e per l’apertura alla città negli anni in cui è stato al comando.

    Per il Pd, Grazia Baracchi ha sottolineato “che siamo all’inizio di un percorso nel quale ci sarà la possibilità di partecipare e confrontarsi sul progetto. È un primo gradino verso un orizzonte di cambiamento dell’assetto urbanistico, con la restituzione di aree alla città”. Caterina Liotti ha parlato di “momento molto importante” verso un progetto significativo “di un pezzo della città che viene restituito ai modenesi e alla loro fruizione”, e ha sottolineato “l’enorme miglioramento negli ultimi anni dei rapporti dell’Accademia con la città”. Fabio Poggi ha evidenziato come l’accordo sia “bidirezionale” a differenza del passato. “Siamo in una fase ancora prettamente patrimoniale – ha aggiunto – in cui si stanno solo creando le premesse per una variazione urbanistica, che è ancora da costruire, perché creare vincoli adesso?”, ha domandato. Anche il capogruppo Paolo Trande ha ribadito che “non ci sono contenuti urbanistici, ma semplici dichiarazioni di intenti e una prima individuazione di strumenti. Il protocollo non rappresenta un’ipoteca per ciò che c’è da fare dopo, su cui discuteremo più avanti”. Per Simona Arletti “stiamo segnando un momento storico per la nostra città: la cessione della Caserma Pisacane al Comune sarà una grande occasione di trasformazione per la città, di miglioramento, di riconnessione del parco Ferrari rispetto al centro della città”. Andrea Bortolamasi ha annunciato voto favorevole del gruppo Pd alla delibera sottolineando le “positive ricadute che questo dialogo non scontato tra le istituzioni porterà alla città nel suo complesso. Non sarà un percorso semplice – ha aggiunto – ma le premesse mi fanno ben sperare”.

    Per Antonio Montanini di CambiaModena “il rischio è che il progetto dell’ex Ottavo campale rimanga sulla carta per la difficile situazione economica. Invito a “trovare il modo di rendere fruibile alla città il Palazzo Ducale, almeno attraverso il passaggio nel cortile tra viale Vittorio Emanuele e piazza Roma”.

    Adriana Querzé di Per me Modena ha evidenziato “la responsabilità che, come Consiglio, ci assumiamo rispetto a queste scelte perché questo è il primo passo nella direzione di una variante urbanistica. Perché non ragionare a 360 gradi su una destinazione creativa, coinvolgente e partecipata della Caserma Pisacane?”, ha proposto.

    Per FI, Adolfo Morandi ha parlato di “progetto ambizioso e utile, che va nella direzione di offrire maggiori opportunità di apertura del Palazzo Ducale, di recuperare l’area della Caserma Pisacane senza edificare nuovo suolo e di liberare risorse per lo Stato dalla vendita di patrimonio pubblico”. Andrea Galli si è detto “estremamente contento di questo passaggio, perché si torna ad avere disponibilità di aree dismesse molto grandi”. Anche il consigliere ha evidenziato la “totale diversità di impostazione degli ultimi anni dell’Accademia con la città, soprattutto per merito del comandante”.

    Per Marco Cugosi di Sel “è fondamentale che ci sia una riconversione di spazi militari a uso civile per la città. Il progetto di rigenerazione di un’area di estremo pregio come l’ex Ottavo campale deve vedere il massimo coinvolgimento del Consiglio e di tutta la città anche prima dell’Accordo di programma”.

    Luigia Santoro del Ncd ha espresso perplessità “sugli interventi mirati alla realizzazione di unità abitative alla ex Caserma Pisacane, perché non sono convinta – ha detto – che ci sia bisogno di nuova residenza convenzionata, privata e destinata all’affitto. L’area potrebbe essere ceduta in lotti per far cassa”.

    Mario Bussetti ha precisato che, per il Movimento 5 stelle, “questo protocollo è una occasione, perché libera un ampio terreno per la città e perché apre ancor più l’accesso a una parte del Palazzo Ducale”. Il consigliere ha aggiunto inoltre che “tutti parlano di partecipazione, ma quando si arriva al momento di farla non si fa”.

    Anche Giuseppe Pellacani dell’Udc ha parlato di “cambiamento decisivo del rapporto dell’Accademia con la città. Rimane però una struttura militare – ha precisato – e spingersi più in là non sarebbe possibile. Quella del Protocollo è un’importante operazione; di destinazione delle aree e densità abitativa si parlerà prossimamente”.