Jobs act, Cgil-Cisl-Uil hanno incontrato i parlamentari modenesi



    inc-sindacati-parlamentariPreoccupate per come il governo sta gestendo a livello nazionale il rapporto con i sindacati, Cgil-Cisl-Uil di Modena hanno incontrato stamattina i parlamentari modenesi. Hanno accolto l’invito i deputati Pd Manuela Ghizzoni, Davide Baruffi, Carlo Galli e la senatrice Pd Cecilia Guerra. Nei giorni scorsi, in una lettera firmata dai segretari provinciali Tania Scacchetti, William Ballotta e Luigi Tollari, Cgil-Cisl-Uil modenesi avevano sostenuto che nessuno conosce l’emergenza lavoro come chi segue quotidianamente migliaia di crisi aziendali e licenziamenti. Nell’incontro di stamattina, ospitato dalla Cisl a palazzo Europa, i sindacati hanno manifestato ai parlamentari le loro preoccupazioni sulla riforma del mercato del lavoro e illustrato le priorità per la crescita e l’occupazione, a partire dalla piattaforma unitaria di Cgil-Cisl-Uil su fisco e previdenza «È sbagliato che il governo non consideri una priorità mettere mano alle iniquità della riforma Fornero, così come realizzare una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali utile ad attenuare i colpi di una crisi tutt’altro che finita», hanno affermato i segretari modenesi di Cgil-Cisl-Uil, ribadendo altresì l’importanza di una riforma fiscale complessiva, che vada oltre il bonus da 80 euro per i lavoratori dipendenti (su cui pure il giudizio è positivo), e che alleggerisca in modo strutturale il carico fiscale per lavoratori e pensionati. «La nostra piattaforma non è difensiva – hanno spiegato Scacchetti, Ballotta e Tollari – ma anzi propositiva e sistemica: proprio partendo dalla riforma di fisco e previdenza vogliamo far ripartire il Paese, recuperare le risorse per rimettere in moto l’economia e contrastare la crisi». Nell’incontro si è parlato in modo approfondito anche del Jobs act, sul quale i tre segretari modenesi si sono detti preoccupati sia sul merito di alcuni provvedimenti – le modifiche allo Statuto dei lavoratori relativamente a licenziamenti senza giusta causa, demansionamento, controllo a distanza, incertezza sulle risorse per rendere universali gli ammortizzatori sociali, la reale volontà di ridurre le forme precarie del lavoro – sia sulla mancanza di confronto con i sindacati su un tema così delicato. Cgil-Cisl-Uil continueranno nelle prossime settimane a organizzare numerose iniziative di mobilitazione, alcune già definite in modo unitario. I sindacati non accettano di essere definiti simbolo di conservazione e ostacolo al cambiamento, anzi ricordano le diverse proposte concrete avanzate in questi anni per riformare il Paese. Infine i segretari delle tre confederazioni sindacali hanno sottolineato l’importanza del confronto sia a livello nazionale che locale. È stato affermato che i provvedimenti su lavoro, pensioni e fisco devono trovare la massima convergenza di lavoratori e pensionati e delle loro rappresentanze che, in questi anni di crisi, hanno certamente contribuito alla tenuta della coesione sociale e alla salvaguardia dei posti di lavoro nella gestione di centinaia di crisi aziendali. Sulla necessità di un confronto plurale si sono dichiarati d’accordo anche i parlamentari modenesi che hanno partecipato all’incontro di stamattina. A Modena il coinvolgimento da parte del sindaco Muzzarelli di tutte le organizzazioni nell’elaborazione (tuttora in corso) del “patto comunale per la crescita e la coesione sociale” dimostra che i rapporti tra politica e sindacato possono essere utili alla costruzione di politiche condivise.