“Mi dispiace signora”: ladro gentiluomo arrestato dai carabinieri a Bagnolo in Piano



    carabinieri_703Ha “abbordato” la vittima e prima di afferrarle la borsa dal cestino della bicicletta ha espresso il suo rammarico dolendosi per il gesto per poi passare all’azione e derubare la malcapitata. Il ladro gentiluomo, come è stato ribattezzato dai carabinieri di Bagnolo in Piano, non ha fatto molta strada: i Carabinieri l’hanno infatti rintracciato traendolo in arresto per poi restituire alla vittima la borsa spontaneamente consegnata dal malvivente che la nascondeva nella cantina della sua abitazione. Con l’accusa di furto con destrezza i Carabinier della Stazione di Bagnolo in Piano hanno arrestato un 45enne d’origine napoletano residente a Bagnolo in Piano ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana titolare dell’azione penale.Nella mattinata di domani lo stesso comparirà davanti al Tribunale di Reggio Emilia per rispondere delle accuse a lui contestate.

    L’origine dei fatti ieri mattina poco prima delle 9,30 quando una 65enne del luogo alla guida della sua  bicicletta percorreva la via Curiel di Bagnolo in Piano con la borsa all’interno del cestino. Giunta all’incrocio con Via 25 aprile sentiva il sopraggiungere di un ciclomotore da dietro motivo per cui  si accostava sulla sua destra per far passare lo scooter. Il conducente di quest’ultimo quindi l’affiancava e nel proferire le testuali parole “.. mi dispiace signora” infilava le mani nel cestino asportandole la borsa, contenente 30 euro, un cellulare e documenti della donna. Ottenuta la borsa il malvivente si dileguava a forte velocità su Via Curiel imboccando la pista ciclo-pedonale. Quindi l’allarme al 112 che inviava sul posto una pattuglia della Stazione dei Carabinieri di Bagnolo in Piano. Ai militari è bastata la descrizione della derubata per ricondurre i sospetti su un 45enne del luogo che veniva raggiunto dai Carabinieri presso la sua abitazione. Nel garage lo scooter corrispondente a quello utilizzato per il compimento del furto. Rintracciato dentro casa l’uomo veniva condotto in caserma anche alla luce del fatto che gli stessi militari avevano rinvenuto nel vano porta oggetti del ciclomotore il bancomat della derubata. In caserma davanti al evidenza dei fatti l’uomo anticipava le ulteriori risultanze investigative e mostrandosi collaborativo consegnava spontaneamente la borsa della dona che aveva nascosto nella cantina di casa. Alla luce dei fatti il 45enne veniva dichiarato in arresto e ristretto a disposizione della Procura reggiana. Domandi lo steso comparirà davanti al tribunale di Reggio Emilia per rispondere delle accuse contestategli.