Il Direttivo del sindacato commercio-servizi-turismo Filcams/Cgil Modena, riunito oggi 9 ottobre 2014, impegna tutta la categoria per la riuscita dello sciopero generale regionale indetto dalla Cgil giovedì 16 ottobre 2014 e per la riuscita della manifestazione nazionale di sabato 25 ottobre a Roma.
Nel 2014, senza che sia intervenuto alcun cambiamento nelle dinamiche che hanno generato la crisi economica iniziata nel 2008, il Governo Renzi impone provvedimenti legati a “nuove ideologie”.
Lo Statuto dei Lavoratori non è la causa della crisi economica italiana. L’art.18 non è l’ostacolo agli investimenti, così come il demansionamento o la sorveglianza a distanza dei lavoratori non possono rappresentare una nuova politica del lavoro.
Il Governo pensa che intervenire sullo Statuto dei Lavoratori, togliendo diritti, sia la via per creare occupazione, ma questo è quanto di più ideologico e fuori dalla realtà possa esistere.
Per affrontare la drammatica situazione occupazionale e aggredire la crisi, occorre far ripartire gli investimenti, puntare su formazione, innovazione e ricerca, dare nuovo impulso alla valorizzazione del patrimonio artistico-culturale, creare anche nel turismo lavoro di qualità, abbandonare le politiche di austerità.
Il Direttivo Filcams/Cgil di Modena rivendica la necessità di un nuovo sistema di tutele contro la disoccupazione per tutti i lavoratori, l’universalizzazione degli ammortizzatori sociali per tutti i settori (il commercio in questi anni di crisi ha potuto utilizzare quasi esclusivamente ammortizzatori in deroga tramite accordi regionali), il rinnovo dei contratti azionali di lavoro.
Il Direttivo Filcams/Cgil di Modena invita tutte la lavoratrici e i lavoratori dei settori commercio-servizi-turismo ad aderire allo sciopero generale regionale giovedì 16 ottobre e a partecipare alla manifestazione a Bologna.
Lo sciopero del 16 ottobre prepara la grande manifestazione nazionale di sabato 25 ottobre a Roma “Lavoro, dignità, uguaglianza. Per cambiare l’Italia” , dove la Filcams/Cgil di Modena e i numerosi lavoratori parteciperanno con lo slogan “Non ci ha distrutto il terremoto, perché dovrebbe distruggerci Renzi ?”.