Quando sono stati fermati da una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia all’esterno del centro raccolta materiali usati di Via Nubi da Magellano di Reggio Emilia hanno fatto finta di nulla negando l’impossibile ivi compresa la circostanza che vedeva uno di loro possedere due inferriate e una borsa con elettrodomestici e ricambi di auto. Hanno negato sapendo di mentire ma a loro volta non sapevano che i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia sapevano di essersi imbattuti in due ladri e nel palo. Grazie, infatti, alle immagini “live” giunte in remoto ad in istituto di vigilanza privato i Carabinieri avevano giù assodato che i tre si erano introdotti furtivamente nel centro raccolta materiali usati impossessandosi di inferriate, ferri da stiro e ricambi per auto. Dall’isola ecologica alla Caserma Carmana sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia il passo è stato breve e dove i tre sono finiti in manette.
Con l’accusa di furto aggravato in concorso i Carabinieiri del Nucleo Radiomobile di Reggio Emilia hanno arrestato il 64enne G.M. residente a Parma, il 47enne cittadino tunisino T.K. residente a Reggio Emilia ed il cittadino algerino M.M. in Italia senza fissa dimora, tutti ristretti a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia. Il materiale trafugato dall’isola ecologica e rinvenuto in disponibilità del 64enne parmigiano è stato quindi restituito ai derubati. E’ accaduto ieri pomeriggio quando una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile su input della Centrale Operativa del Comando Provinciale di Reggio Emilia veniva inviata presso il centro raccolta materiali usati di Via Nubi da Magellano dove, grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza, erano stati tre individui intenti a rubare. Giunti sul posto i Carabinieri notavano all’esterno dell’isola ecologica i tre mentre si allontanavano con gli accessi del centro raccolta regolarmente chiusi. Il 64enne che spingeva una bicicletta veniva trovato in disponibilità di due inferriate ed una borsa contenente elettrodomestici e ricambi d’auto.
“Siamo venuti a vedere se era aperto”. Questa la giustificazione dei 3 che ovviamente non ha tratto in inganno i Carabinieri che forti delle immagini hanno ricostruito l’azione furtiva accertando che l’algerino faceva da palo ai due che, con l’ulteriore complicità di un terzo ladro riuscito a fuggire e in corso di identificazione, si erano introdotti all’interno rubando il materiale da un box che avevano aperto. Il materiale recuperato dai Carabinieri veniva quindi restituito ai derubati mentre i 3 venivano condotti in caserma e tratti in arresto. Questa mattina compariranno davanti al Tribunale di Reggio Emilia per rispondere dell’accusa di concorso in furto aggravato.
