Case della Salute Modena: “accessibili, fruibili e integrate”. Lo chiede il Consiglio comunale con un odg



    “Le Case della Salute siano collocate in modo da favorire al massimo la accessibilità, fruibilità e integrazione con le altre realtà sociali, privilegiando ove possibile scelte che puntino a recupero e riqualificazione. Inoltre, si valuti la possibilità di inserirvi le funzioni non strumentali relative ai servizi di screening, ai servizi farmaceutici e alle associazioni di volontariato socio-sanitario”.

    Lo chiede il Consiglio comunale di Modena attraverso l’ordine del giorno presentato dal capogruppo del Pd Paolo Trande, ed emendato dallo stesso, ieri, lunedì 3 novembre, nel corso del dibattito sul Protocollo d’intesa tra Comune e Azienda sanitaria relativo al Piano delle sedi sanitarie (illustrato nella seduta di giovedì 30 ottobre). La mozione è stata approvata anche con i voti di Sel, Movimento 5 stelle e Per me Modena; contrari FI e Udc.

    Con lo stesso documento il Consiglio ha espresso apprezzamento “per la natura collaborativa e gli obiettivi del Piano delle sedi sanitarie nel suo complesso” e “condivisione per le scelte di collocazione delle Case della Salute” effettuate, per la scelta temporanea di affrontare la criticità territoriale del Servizio Dipendenze Patologiche con la ‘soluzione Ceis’ e per la scelta definitiva di nuova collocazione del Servizio. E, a questo proposito, l’ordine del giorno chiede anche che “la nuova sede sia collegata efficacemente con il trasporto pubblico locale e veda, coinvolgendo il nuovo Quartiere, un’adeguata preparazione territoriale attraverso il coinvolgimento di cittadini e operatori”.

    Respinto, invece, l’ordine del giorno presentato da Andrea Galli di FI (a favore anche Udc; contrari Pd, Sel, M5s, Per me Modena) che chiedeva di “trasferire la sede del Sert entro un periodo non superiore a sei mesi e invitava la Giunta ad attivarsi per collocare il Sert dove è stato annunciato più volte o a identificare un’altra area idonea”. La mozione sollecitava inoltre ad attivare l’istituzione di una Convenzione con un Istituto di vigilanza privata per ottenere, almeno negli orari di maggior carico, un effettivo controllo dell’area.

    Respinto inoltre l’odg presentato da Mario Bussetti del Movimento 5 stelle (a favore anche Per me Modena; contrari Pd, Sel, Udc, FI) che chiedeva di mettere il Consiglio “nelle condizioni di poter visionare, nel più breve tempo possibile, un documento che descriva lo scenario completo delle strutture che si prevede di realizzare e di quelle per cui è prevista la dismissione”. La mozione chiedeva anche che, per le strutture in via di dismissione, venisse illustrato un progetto di riuso.

    Respinta, infine, la mozione presentata da Marco Bortolotti del M5s (contrari Pd, Sel, Per me Modena, FI, Udc) che chiedeva a sindaco e Giunta di “valutare con l’Azienda Sanitaria la possibilità di garantire a tutto il territorio, quindi anche nelle Frazioni di Modena, la presenza di Case della Salute” e “di privilegiare, nella definizione numerica e di posizione di tali sedi, la vicinanza con i cittadini modenesi e non le grandi dimensioni”.