Domani a Modena giornata di formazione dell’Unimore sulle nuove opportunità per la Ricerca e Innovazione



    L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, assieme ad Aster ed all’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea – Apre, promuove una nuova giornata di formazione per illustrare le nuove opportunità per la Ricerca e Innovazione.

    La seconda giornata sarà dedicata a “Università e Impresa: cross fertilization tra ricerca e innovazione” e si terrà domani, martedì 11 novembre, alle ore 9.00 presso l’Aula Magna del Complesso San Geminiano (via San Geminiano, 3 –piano terra) a Modena. Sarà data particolare attenzione ai FET – Future and Emerging Technologies, a Fast Track to Open Innovation, e alla interazione tra Ricerca e Impresa.

    “La situazione di crisi che negli ultimi anni ha attanagliato tutta l’economia industriale occidentale, ed in particolare quella del nostro paese, ha riproposto in grande evidenza la necessità che l’impresa apporti continua innovazione ai propri prodotti. Ora questa innovazione, – afferma il prof. Umberto Del Pennino dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – se non vuole essere troppo legata a brevetti acquistati all’estero, deve nascere da una stretta collaborazione con l’Università, con l’applicazione dei risultati della ricerca che in essa si svolge.  Un punto delicato può essere  rappresentato dal passaggio dalla ricerca di base (caratteristica essenziale dell’Università) a quella applicativa necessaria all’impresa. In questa direzione molti importanti passi avanti sono stati fatti negli ultimi anni, specie su sollecitazione della nostra  Regione.  Ulteriori passi dovranno essere fatti nei prossimi anni, sfruttando anche le collaborazioni internazionali, specie a livello comunitario, direzione nella quale l’Unione Europea spinge molto. Vorrei insistere, comunque, che non può esserci ricerca applicativa senza una ampia ricerca di base, senza la quale le idee rivoluzionarie, tanto preziose nell’ambito industriale non posso venire alla luce”.

    L’iniziativa sarà aperta dai saluti del Rettore di UNIMORE prof. Angelo O. Andrisano e da una introduzione del Pro Rettore e Delegato ai Rapporti Internazionali di UNIMORE prof. Sergio Ferrari che sottolineerà la “Rilevanza strategica della partecipazione a progetti collaborativi di ricerca internazionale”. Seguirà un breve excursus delle opportunità europee per Ricerca e Innovazione e sullo stato della partecipazione di UNIMORE, presentato dall’Ufficio Ricerca dell’Ateneo modenese-reggiano, affidato alla Responsabile dell’Ufficio Ricerca UNIMORE dott.ssa Barbara Rebecchi su “Bottom-up Innovation: breve descrizione di H2020”. Successivamente il dott. Gianluigi Di Bello di APRE parlerà di “FET vs. FAST-TRACK: open innovation nel primo e nel terzo pilastro H2020” e la dr.ssa Marta Calderaro di APRE farà un “Focus FET: Performance italiana nelle precedenti calls, punti di forza e di debolezza dei progetti a guida italiana”.  La dott.ssa Michela Chiappalone dell’Istituto Italiano di Tecnologia porterà, invece, l’esperienza di un vincitore di un progetto FET, mentre la dott.ssa Maria Rosaria Masullo, ricercatrice INFN – CNR, Illustrerà “Il ruolo dei Delegati nazionali”. Chiuderanno la mattina l’avv. Nicolò Ghibellini su “Open Innovation e gestione della proprietà intellettuale” e la dott.ssa Alessandra Borgatti di ASTER su “I servizi dello <Sportello APRE>”.

    La partecipazione al seminario, che rientra nelle attività del Tavolo Soci Apre Emilia Romagna e promosso da Aster nel suo ruolo di sportello regionale che fornisce informazione, orientamento e supporto per la partecipazione ad Horizon 2020,  è gratuita e aperta a tutto il personale degli enti soci APRE Emilia-Romagna.

     

    Per prendere parte all’iniziativa è richiesta l’iscrizione via mail a ufficioricerca@unimore.it

    Per maggiori informazioni consultare il sito http://www.ricerca.unimore.it/site/home.html