Il percorso di counselling dell’Ospedale di Sassuolo in occasione del Congresso regionale di Cardiologia



    Ospedale-Sassuolo-10In Unione Europea l’infarto miocardico è causa di morte per oltre 1 milione di persone ogni anno. In Italia, secondo l’Istat, le malattie cardiovascolari rappresentano complessivamente il 42.3% dei decessi (il 46% delle donne e il 39% degli uomini).

    “Negli ultimi anni – spiega la Responsabile dell’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale di Sassuolo, Ermentina Bagni – la gestione della fase acuta delle sindromi coronariche ha fatto enormi passi avanti, salvando molte vite. Tuttavia, a fronte di una progressiva riduzione della mortalità dei pazienti in ospedale (in provincia di Modena circa il 4% dei casi), l’andamento dei decessi dopo le dimissioni è sorprendentemente stabile. Le ultime statistiche dicono che, a sei mesi dalla dimissione ospedaliera, l’incidenza della mortalità è dell’8% e arriva al 16% a distanza di un anno. È quindi necessario – prosegue la dottoressa Bagni – dedicare maggior attenzione alla fase post-acuta di queste malattie, perché l’aderenza alle terapie farmacologiche e agli stili di vita raccomandati dagli specialisti possono essere determinanti per la sopravvivenza”.

    È questo uno dei temi che verranno trattati, sabato 22 novembre, durante il Congresso regionale di Cardiologia organizzato dall’Ospedale di Sassuolo. L’appuntamento, che quest’anno arriva alla sua XVII edizione, sarà ospitato per la prima volta all’interno nel Centro multifunzionale “Florim Gallery” a Fiorano Modenese. Lo spazio integra e supporta le attività del Centro “Salute & Formazione” che vede FLORIM e Ospedale di Sassuolo uniti per la promozione di ricerca, formazione e simulazione medica rivolta a operatori sanitari, dipendenti e cittadini.

    Dopo il saluto delle autorità, sono in programma due ‘letture magistrali’ alle quali seguiranno due tavole rotonde. A metà mattina, inoltre, è previsto un interessante confronto tra il mondo medico e quello infermieristico sulle nuove prospettive degli ospedali organizzati per intensità di cura, di cui Sassuolo è tra i primi esempi in Emilia-Romagna. L’iscrizione al convegno, gratuita ma obbligatoria, da diritto a crediti ECM, per la formazione continua di medici, infermieri e tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria. Il convegno sarà anche l’occasione per presentare il nuovo percorso di counselling organizzato dall’Ospedale di Sassuolo che prevede incontri periodici tra pazienti, cardiologi e Medici di Medicina Generale. Hanno dato il loro patrocinio all’iniziativa: l’Azienda USL di Modena, l’Ospedale di Sassuolo, FLORIM e ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri).

    ADERIRE ALLA CURA RIDUCE I RISCHI
    L’adesione a lungo termine alle terapie cardioattive, in Italia, è ancora piuttosto scarsa (50 pazienti su 100). Un fenomeno preoccupante dal momento che la mancata aderenza alla cura è associata a un significativo aumento del rischio di mortalità. Chi non segue nessuna terapia prescritta alla dimissione dall’ospedale, nei primi 120 giorni dopo un infarto miocardico acuto, ha infatti un rischio di mortalità più alto dell’80%. Coloro che assumono solo parte della terapia prescritta presentano invece un rischio di mortalità del 44% più alto rispetto a quelli che seguono la terapia correttamente.

    L’ATTIVITÁ DELLA CARDIOLOGIA DI SASSUOLO
    La Cardiologia di Sassuolo è struttura di riferimento per tutta l’area Sud della provincia. Nel 2013 sono stati 889 i ricoveri, dei quali il 42% per infarto e cardiopatia ischemica, il 40% per problemi aritmici e il 17% per scompenso cardiaco. Complessivamente, l’Unità Operativa ha effettuato 14.645 prestazioni ambulatoriali. Tra queste, 107 sono stati gli interventi per l’impianto di un Pacemaker. Sono invece 150 le persone seguite grazie al monitoraggio remoto da casa dei Dispositivi Impiantabili Attivi e 560 quelle seguite dal Centro di Terapia Anticoagulante. Nell’ultimo anno sono state eseguite 122 coronarografie, 113 delle quali seguite da un’angioplastica.

    IL CENTRO “SALUTE & FORMAZIONE” FLORIM
    Situato nella sede principale di FLORIM, a Fiorano Modenese, si sviluppa su una superficie di 550 metri quadrati. Tra le peculiarità della struttura, unica in Italia nel suo genere, ci sono anche una sala conferenze modulare che può accogliere 100 persone, 8 spazi in grado di ospitare seminari e lezioni, uffici dedicati e un’area ristoro. Per i grandi convegni FLORIM mette a disposizione la sala conferenze situata nel cuore di “Florim Gallery”, un centro multifunzionale per eventi, accoglienza ed area espositiva.

    La parte più preziosa del centro, che lo rende davvero unico, è la tecnologia messa a disposizione degli utilizzatori. Il cuore “intelligente”, costituito da una sofisticata regia che permette di gestire, controllandone i parametri, dei manichini che riproducono le funzioni del corpo umano. Un’opportunità per mantenere aggiornate le competenze degli operatori sanitari che si occupano di assistenza sanitaria nel settore dell’emergenza, mediante lo strumento della “simulazione avanzata”.