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La Guardia di Finanza di Sassuolo scopre diverse attività commerciali abusive operanti nel settore dello sport dilettantistico

finanza__100Negli ultimi mesi, a seguito di capillari controlli e di serrate indagini di polizia economico – finanziaria, finalizzate al contrasto di ogni forma di evasione fiscale e di abusivismo commerciale, i finanzieri della Tenenza di Sassuolo hanno scoperto diverse attività commerciali abusive, operanti nel settore dello sport dilettantistico, nell’ambito del territorio del distretto ceramico. Vere e proprie palestre e scuole di danza “travestite”, in sostanza, da associazioni senza fini di lucro con l’obiettivo di evitare il pagamento delle imposte ed usufruire di regimi di tassazione agevolata.
Le Fiamme Gialle, dopo un’attenta analisi di rischio condotta anche grazie all’ausilio delle banche dati in uso all’Amministrazione Finanziaria, hanno così avviato una serie di attività di verifica e controllo fiscale nei confronti di alcuni soggetti operanti con la qualifica di “club” o “associazione sportiva dilettantistica”.
Dopo aver esaminato la documentazione rinvenuta presso le sedi ed escusso in atti i dipendenti e numerosi clienti, è emerso, tra l’altro, che questi ultimi erano stati registrati, a loro insaputa, come “soci” dell’associazione, la quale poteva così beneficiare, grazie a questo meccanismo, delle particolari agevolazioni previste a fini fiscali dalla Legge 398/1991, recante “disposizioni tributarie relative alle A.S.D”.
I finanzieri hanno così proceduto a “disconoscere” lo status di associazioni sportive dilettantistiche e a riqualificarle come imprese commerciali a tutti gli effetti, ricostruendo, nel contempo, il volume d’affari da assoggettare agli ordinari criteri di tassazione.

Per ricostruire le reali entrate delle associazioni, le Fiamme Gialle sassolesi hanno portato avanti accurate indagini ed effettuato numerosi controlli sulla coerenza esterna, incrociando anche i dati relativi ai rapporti con gli  “apparenti” soci. Inoltre, i militari hanno verificato la regolarità dell’iscrizione al C.O.N.I. ed il contenuto degli statuti associativi, deducendo il carattere tipicamente commerciale delle attività da una totale assenza di reale vita associativa, dalla carenza di una chiara e coerente rendicontazione delle entrate e delle uscite (come previsto dalla legge), nonché da una completa commistione di flussi finanziari tra l’associazione e i gestori.
Le attività di controllo nello specifico settore svolte nell’anno dai finanzieri della Tenenza di Sassuolo hanno consentito di rilevare e segnalare
all’Amministrazione Finanziaria elementi positivi di reddito non dichiarati ai fini delle imposte dirette per oltre 380.000 €, ricavi non contabilizzati per circa 415.000 €, IVA non versata per oltre 131.000 € ed IRAP dovuta per più di 10.000 €. Inoltre, sono stati individuati 15 soggetti operanti come lavoratori “in nero” nell’ambito delle predette associazioni sportive.
La specifica attività condotta dalla Guardia di Finanza si inquadra nell’ambito delle iniziative intraprese dal Corpo non solo per contrastare l’evasione fiscale e il lavoro sommerso, ma anche per reprimere insidiosi fenomeni di concorrenza sleale da parte dei c.d. “furbetti del non-profit” i quali, sotto la veste dell’associazionismo abusivo, danneggiano gli imprenditori onesti che pagano le tasse e operano nel rispetto della legge.

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