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Domani a Pavullo un importante convegno sulla prevenzione dell’ictus cerebrale

Domani, sabato 13 dicembre, presso la sala consiliare del Muncipio di Pavullo, si terrà un importante incontro – convegno durante il quale si affronterà il tema della prevenzione e della cura dell’ictus cerebrale. “L’ictus cerebrale si previene e si cura… se si agisce in tempo”, è appunto il titolo dell’iniziativa, organizzata da Alice Modena Onlus, in collaborazione con il reparto di Medicina interna dell’ospedale di Pavullo, con la Stroke Unit dell’ospedale Sant’Agostino – Estense di Baggiovara e con il patrocinio del Comune di Pavullo.Interverranno il dottor Livio Picchetto, che fa parte della Stroke Unit del reparto di Neurologia dell’ospedale di Baggiovara, sul tema: “L’ictus: se lo conosci lo eviti e lo tratti”; il dottor Mariano Capitelli, medico del reparto di medicina dell’ospedale di Pavullo che illustrerà i primi risultati del progetto Telestroke Modena – Pavullo, un sistema integrato di teleconsulto e teleradiologia per la diagnosi e il trattamento dell’ictus acuto e il dottor Massimo Penna, che fa parte dell’Unità Operativa di Psicologia Clinica dell’ospedale di Baggiovara che affronterà la dimensione psicologica dell’ictus fra paziente e familiari. Dalle 9 alle 13, i volontari di Alice Onlus, distribuiranno materiale informativo nella centrale piazza Borelli.

L’ictus cerebrale è una lesione cerebrovascolare causata dall’interruzione del flusso di sangue al cervello dovuta a ostruzione o a rottura di un’arteria. Quando un’arteria nel cervello scoppia o si ostruisce, fermando o interrompendo il flusso di sangue, i neuroni, privati dell’ossigeno e dei nutrimenti necessari anche solo per pochi minuti, cominciano a morire. Come un attacco di cuore, l’ictus può colpire improvvisamente, spesso senza preavviso e senza dolore ed è la terza causa di morte e la prima causa di invalidità al mondo. Riconoscere i segni di un ictus è fondamentale perché bisogna intervenire il più velocemente possibile. Esiste infatti una terapia, chiamata rTPA, che, se somministrata entro 4, 5 ore dall’esordio dei sintomi, può ridurre la disabilità di molti tra i più comuni tipi di ictus ischemici.
La rTPA è la sola terapia approvata per la cura dell’ictus ischemico acuto.

 

 

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