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Cgil ER: Crisi e Jobs Act, continua la mobilitazione contro la Legge delega sul lavoro

La Cgil dell’Emilia Romagna – in continuità con le decisioni assunte dal Comitato direttivo nazionale della Cgil dello scorso 18 febbraio – è determinata a proseguire la mobilitazione contro la Legge delega sul lavoro ed i relativi decreti, per un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori e per l’apertura di confronti unitari con il Governo in materia di fisco e pensioni. 

Proseguiremo la mobilitazione sindacale in tema di diritti e di azione di contrasto alla crisi economica proclamando 4 ore di sciopero, da convocare con tempi e modalità decisi a livello territoriale dalle Camere del Lavoro Territoriali e Metropolitana.

E’ necessario portare avanti una forte azione di contrasto sindacale agli effetti dei provvedimenti contenuti nel Jobs Act e le ricadute negative dovute alla Legge di Stabilità, agendo con la contrattazione a livello sia nazionale che decentrato.

Sollecitiamo l’adozione di misure più adeguate per contrastare la crisi economica, nel momento in cui l’informazione politica e mediatica tenta di occultare gli effetti più deleteri delle decisioni assunte ed annuncia risultati miracolosi. Una prospettiva – quest’ultima – in netta contrapposizione con un mercato del lavoro che, con i provvedimenti assunti, tende a sostituire, non a aumentare l’occupazione, e con il mancato finanziamento di ammortizzatori sociali (si veda l’attivazione della “NASPI”) aprirà una preoccupante stagione di licenziamenti collettivi.

Senza un rilancio degli investimenti coerente con una politica industriale avveduta é concreto il rischio che la favorevole congiuntura internazionale (svalutazione dell’Euro, riduzione del costo del petrolio) non assicuri il superamento dei ritardi e dei limiti che differenziano l’Italia rispetto ai Paesi Europei più avanzati. Per questo è necessaria una iniziativa che: evidenzi i punti di crisi nei diversi territori e proponga provvedimenti coerenti con le proposte contenute nel “Piano del Lavoro” della Cgil; solleciti una nuova normativa sugli appalti, che recepisca le Direttive Comunitarie in materia ed assuma la clausola sociale negata dal Jobs Act; chieda la conferma ed il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, evitando che l’entrata in vigore della NASPI dal 1° maggio determini numerosi licenziamenti collettivi; solleciti l’apertura del confronto con il Governo per una profonda revisione dell’attuale normativa pensionistica, sulla base della piattaforma unitaria già presentata.

Convocheremo, quindi, Attivi dei delegati e delle delegate in tutti i territori, promuovendo una campagna generalizzata di assemblee nei luoghi di lavoro e nelle leghe dello Spi.

(Cgil Emilia Romagna)

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