Silvia Mezzanotte allo Storchi di Modena: Regina tra le “Regine”



    silvia-mezzanotteE’ stato grazie ai festeggiamenti del settantesimo anniversario dell’ACLI di Modena che ieri sera presso lo storico Teatro Storchi si è svolto il concerto di Silvia Mezzanotte. Finalmente Silvia, dopo una carriera più che ventennale ha avuto il giusto riconoscimento dalla sua città. Un teatro tutto esaurito da giorni ha accolto il suo spettacolo “da solista” senza l’ombra ingombrante dei Matia Bazar, il celebre gruppo del quale Silvia è tuttora la voce solista. Parallelamente all’attività dei Matia, già da qualche anno la cantante vignolese porta in giro uno spettacolo di grande impatto emotivo. Lo show si intitola “Regine” e come già si intuisce dal titolo è dedicato alle Artiste femminili del ‘900 che hanno in qualche modo lasciato il segno nel mondo della musica e dello spettacolo. Uno spettacolo di forte impatto emotivo, già dalla scelta delle canzoni, tutte di un certo spessore. Lo show si apre con un brano suo, quel “Brivido caldo” presentato in un lontano Sanremo che sancì il sodalizio con il gruppo genovese; una sorprendente versione per metà in lingua spagnola de “L’edera” di un’altra Signora emiliana Nilla Pizzi, per proseguire con “La vie en rose” di Edith Piaf e di seguito “The lady is a tramp” che ricordiamo nelle versioni di Frank Sinatra, Ella Fitzgerald e più recentemente di Lady Gaga con Tony Bennet. Primo omaggio ad un Artista italiana, una struggente “Gli uomini non cambiano” della indimenticata e sempre più celebrata Mia Martini. Dopo “Amado mio” di Rita Hayword, la versione de “La voglia la pazzia” della Vanoni e, immancabile il primo omaggio a Mina con una conturbante “Ancora ancora ancora”. Tutto merito della poliedricità di Silvia l’avere fatto diventare importante anche un pezzo apparentemente leggero come “Diamonds are the girls best friends” di Marilyn Monroe, ed ecco “Vacanze Romane” altro successo dei Matia, interpretato in origine da Antonella Ruggiero. “Quizas quizas quizas” del cubano Osvaldo Farres ed ecco una splendida versione dell’ “Ave Maria” di Gounod cantata a piedi scalzi ispirandosi alla interpretazione di Noa. Ancora un po’ di sudamerica con “Habanera” e quindi Il brano di Gloria Gaynor “I will survive” che, anche dopo tanti anni ha ancora il potere di scaldare il pubblico e di fare ballare perfino l’orchestra. Doveroso omaggio a Napoli e ad Anna Magnani con “O surdato nnamurato” fino a “New York New York” di Liza Minnelli. Saluti su “Messaggio d’amore” dei Matia Bazar che vinse Sanremo nel 2002. Acclamata a gran voce Silvia torna sul palco con coloratissimo boa di struzzo al collo per una spiritosa interpretazione di “Tanti auguri” della Carrà, ma non è finita qui, i saluti devono essere dati in modo intenso, arriva lo sgabello sul palco e, quasi a sancire l’amore che Silvia porta verso Mia Martini ecco “Notturno” uno dei brani cosiddetti minori di Mimì e forse proprio per questo di grande impatto emotivo, tanto che Silvia finisce il concerto in lacrime, sopraffatta dall’emozione. Presentazione dell’Orchestra del Teatro Traetta di Bitonto composta da 27 giovani musicisti e diretta da Teresa Laera; il giovane arrangiatore Vittorio Pasquale dil bravo regista Gibo Borghesani. Dopo i saluti congedo finale dal pubblico con unga intensa “la voce del silenzio”. Pubblico soddisfatto e commenti positivi per uno spettacolo che ha celebrato Artiste importanti, tante delle quali non sono più fra noi, ma che sono state e sono tuttora a loro modo tutte Regine; e, Regina tra le regine lo è stata anche lei la grande Silvia Mezzanotte.

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