Lapam: Autotrasporto, in tre anni l’occupazione cala del 6,6%. A rischio le piccole imprese



    autotrasportiIl contesto in cui si sta svolgendo il confronto tra imprese dell’autotrasporto e Governo è caratterizzato da una forte selezione delle imprese del comparto in Italia mentre si registra la crescente pressione dell’offerta di imprese di Paesi esteri, e in particolare modo quelli caratterizzati da un più basso costo del lavoro.
    “Tra il 2010 e il 2013 nelle imprese del settore Trasporto di merci su strada e servizi di trasloco l’occupazione in Italia è scesa del 6,6% – commenta Amedeo Genedani, presidente Lapam Autotrasporto – a fronte di un incremento del 13,2% in sei Paesi competitor a basso costo del lavoro: Slovacchia, Romania, Bulgaria, Polonia, Ungheria e Slovenia; in valore assoluto mentre in Italia si sono persi 21.800 occupati, nei 6 Paesi competitor (dove il costo del lavoro è pari, in media, al 23,6% di quello italiano) l’occupazione è salita di 68.500 unità”.
    Il travaso di occupazione dall’Italia all’estero nel settore è amplificato dalla crescita di processi di delocalizzazione.

    “Nel 2012 le imprese estere a controllo nazionale nel settore Trasporto e magazzinaggio erano 674 e davano lavoro a 28.070 addetti – continua Genedani – negli ultimi due anni l’occupazione in queste imprese è cresciuta del 10,7%, a fronte di un calo del 3,0% degli addetti nelle imprese residenti in Italia”.

    I dati relativi al notevole calo degli addetti e delle imprese dell’autotrasporto merci conto terzi sono inequivocabili, incontestabili ed evidenziano, senza ombre di dubbio, la crisi strutturale del settore.

    “Non considerare in modo adeguato i dati statistici significa non tenere in considerazione il valore della realtà – sottolinea il presidente di Lapam Confartigianato Trasporti – Tagliare le risorse destinate alle deduzioni delle spese non documentate, che riguardano solo le piccole imprese artigiane dell’autotrasporto, significa colpire al cuore l’80% del totale delle imprese. Significa, altresì, dividere le piccole e medie imprese dalle grandi negando la loro esistenza ed il contributo che danno al Paese”.

    “La nostra proposta – conclude Genedani – è già sul tavolo del Ministro dei Trasporti Delrio con la richiesta di prorogare il termine della denuncia dei redditi al 20 Agosto al fine di dialogare in merito e trovare un’equa soluzione”